Uibù è l'unico fantasma autorizzato a vivere nel Castello "Burgeck", tra le cui rovine fiabesche può gironzolare indisturbato perché c'è solo un mortale che abita lì oltre a lui: il vecchio Castellano. Uibù ha solo il problema di non fare più paura a nessuno anche se non riesce a fare a meno di esercitare l'unica abilità che un fantasma dovrebbe possedere: quella di terrorizzare gli esseri viventi. Malgrado gli scarsi risultati, Uibù cerca incessantemente di spaventare il suo coinquilino, che a sua volta ce la mette tutta per sembrare almeno un tantino impaurito. Un giorno, però, la pacifica convivenza tra i due abitanti del castello viene disturbata dall'inatteso arrivo di Re Julius 111° che arriva a Burgeck per appropriarsene in quanto unico erede. Durante il magnifico ricevimento che si appresta ad organizzare, Re Julius ha anche l'intenzione di annunciare il suo fidanzamento con la bella Leonora, contessa di "Niminy-Pinimy". Il Re, però, non ha preso in considerazione la presenza di Uibù che invece, per sbarazzarsi il più rapidamente possibile dei mortali intrusi, cerca di ostacolare in ogni modo i preparativi del ricevimento. In tutto questo trambusto, l'unico a divertirsi è Tommy, il figlioletto di Konstanzia, la cameriera di Leonora. Julius, ovviamente, va su tutte le furie e brucia la Licenza di fantasma di Uibu. Poco dopo, lo spaventoso Daalor, inviato dall'Autorità Fantasmi, appare nel castello, toglie ad Uibu le sue catene arrugginite e il suo portachiavi da fantasma. Ad Uibu vengono concessi solo due giorni di tempo per rifare l'esame da fantasma con il rischio di terribili conseguenze in caso di suo fallimento. A questo punto, quamdo sembra proprio che sia riuscito a raggiungere il suo scopo e a sbarazzarsi del fastidioso fantasma, Re Julius viene a sapere di essere prossimo alla bancarotta. Il suo fedele assistente Charles non appena scopre che il suo signore non possiede più nulla lo abbandona senza scrupoli e Julius e Uibu devono accettare il fatto che per risolvere i loro problemi c'è un solo modo: aiutarsi a vicenda. Allora questi due eroi, così diversi tra loro, si dirigono verso la città fantasma dove insieme condivideranno un'agghiacciante avventura...
SCHEDA FILM
Regia: Sebastian Niemann
Attori: Michael Herbig - Cavalier Balduino/Uibù, Christoph Maria Herbst - Julius, Ellenie Salvo González - Costanza, Heike Makatsch - Contessa Leonora, Nick Brimble - Lordòr/Dolor/Busto, Hans Clarin - Castellano, Rick Kavanian - Charles, Martin Kurz - Tommy, Wolfgang Völz - Maggiore Servatius Sebaldus, Christoph Hagen Dittmann - Acchiappafantasmi grasso, Michael Kessler - Acchiappafantasmi magro, Karel Dobry - Cavalier Ottokar
Soggetto: Eberhard Alexander Burgh - romanzo
Sceneggiatura: Sebastian Niemann, Dirk Ahner
Fotografia: Gerhard Schirlo
Musiche: Egon Riedel
Montaggio: Moune Barius
Scenografia: Matthias Müsse
Costumi: Janne Birck
Effetti: Trixter Film, CA Scanline Production Gmbh, SFX Flash
Altri titoli:
Hui Buh: The Goofy Ghost
Hui Buh: The Castle Ghost
Hui Buh - Das Schlossgespenst
Durata: 103
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE HORROR FANTASY LIVE-ACTION COMMEDIA
Specifiche tecniche: ARRI KOPIERWERK, 35 MM (1:2.35)
Tratto da: romanzo omonimo di Eberhard Alexander Burgh
Produzione: CONSTANTIN FILM PRODUKTION GMBH, MEDIENFONDS GFP, RAT PACK FILMPRODUKTION GMBH
Distribuzione: MOVIEMAX
Data uscita: 2008-01-02
CRITICA
"Qui vige la burocrazia, con elaborazione di dati ectoplasmatici, documenti, questionari, computer per informazioni ('per altre domande sull'aldilà e senso della vita, prego prema asterisco'). Per il resto, l'operina soffre di una comicità polverosa di smorfie, cadute, urtare e rompersi di oggetti, con aggiunta di rutti e scorregge. In un calderone che recupera cenerentole, possessioni e acchiappafantasmi." (Federico Raponi,
'Liberazione', 4 gennaio 2008)
"Il film, interpretato da Michael Bully Herbig, uno degli showman più famosi in Germania, realizzato in sistema misto, racconta una storia divertente e complicata che allude agli esami che nella vita non finiscono mai. Il fantasma vive in un castello cadente, abitato pure da un vecchio castellano imperturbabile; ci sono un re in bancarotta, ricevimenti di gala, lo spaventevole Daalor ispettore dei fantasmi, la necessità di rifare l'esame da fantasma, tradimenti, infamie e amicizia. Uibù non è fisicamente simpatico, ha anzi un'aria più viscida che astuta; ma 'Uibù' è nel complesso buffo e intelligente." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 4 gennaio 2008)