TWIN TOWN

GRAN BRETAGNA 1997
A Swansea, cittadina del Galles, Bryn Cartwright spadroneggia da tempo, titolare di un'impresa di costruzioni, presidente del Rugby Club e coinvolto in loschi affari. Un giorno il grasso Fatty ha un incidente mentre lavora in un suo cantiere. I due figli Jeremy e Julian, detti i gemelli, che passano la giornata a rubare macchine di vario tipo, vanno da Bryn per chiedere un risarcimento ma vengono cacciati in malo modo. Giurano di vendicarsi, mentre Bryn, con la complicità di Terry e Greyo, due poliziotti locali, cerca di fare il colpo grosso nel traffico della droga. Il gioco allora diventa pericoloso: Terry, sia pure involontariamente ma dietro ordine di Bryn, uccide Fatty con la moglie e la figlia, Bryn minaccia i poliziotti di non coinvolgerlo nelle indagini, se non vogliono che lui riveli il traffico di droga. Intanto i gemelli irrompono in casa di Bryn, lo appendono e fanno in modo che sia la moglie ad impiccarlo, rapiscono poi Terry, lo legano alla bara del padre e la calano in acqua, mentre un coro intona un canto di memoria. Era il funerale che il vecchio Fatty aveva sempre sognato. Poi, preso il motoscafo di Bryn, i gemelli partono per il Marocco.
SCHEDA FILM

Regia: Kevin Allen

Attori: Llyr Ifans - Julian Lewis, Rhys Ifans - Jeremy Lewis, Dorien Thomas - Alan Greyo, Dougray Scott - Terry Walsh, Buddug Williams - Sig.Ra Mort, Ronnie Williams - Sig. Mort, Huw Ceredig - Fatty Lewis, Rachel Scorgie - Adie Lewis, Di Botcher - Jean Lewis, Mary Allen - Olive, David Hayman - Dodgy, Paul Durden - Tassista, Sue Roderick - Lucy Cartwright, Brian Hibbard - Dai Reese, William Thomas - Bryn Cartwright, Jenny Evans - Bonny Cartwright, Keith Allen - Emrya, Morgan Hopkins - Chip Roberts

Soggetto: Kevin Allen, Paul Durden

Sceneggiatura: Kevin Allen, Paul Durden

Fotografia: John Mathieson

Musiche: Mark Thomas

Montaggio: Oral Norrie Ottey

Scenografia: Pat Campbell

Durata: 98

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: PETER MC ALEESE

Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE (1997) - CECCHI GORI HOME VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO AGOSTO 1997.
CRITICA
"Uno sconvolgente ritrattino di una regione britannica, ma forse di tutto il Paese, che peggiora di un bel po' quanto già sapevamo dai film di Loach e di Frears. Il grosso limite è che il regista Kevin Allen butta tutto sull'urlato, con frasario continuamente scostante, e sull'impressionante, minando l'attendibilità di ciò che rappresenta. La volgarità è cruenta e esasperata, l'efferatezza domina a ogni pié sospinto, non necessaria, in questa overdose, neanche per far capire che siamo in ambienti torbidi e malsani. Era stato più accorto - è tutto dire per il regista di 'Twin Peaks' -, e di conseguenza più incisivo, David Lynch nel citato 'Velluto blu'. Insomma, qualcosa starà pur in piedi anche a Swansea. La demenza non può essere un metro di paragone. Anche in un mondo ormai privo di comparazioni morali lo sgomento non basta a rimettere in sesto le coscienze. E si ha la netta sensazione che Allen abbia voluto fare solo un film, come si diceva una volta, per épater le bourgeois." (Franco Colombo, 'L'Eco di Bergamo', 15 settembre 1997)

"Certo la cronaca è quella di oggi in molti ambienti giovanili urbani e suburbani e i casi proposti si leggono spesso sui giornali sia all'estero sia qui da noi, ma il modo con cui Kevin Allen li espone, con puntate molte volte addirittura nella black comedy, è così privo di capacità di giudizio, non tendendo, nello stesso tempo, ad una vera, obiettiva documentazione, da lasciare in molti momenti non solo perplessi ma perfino irritati. Un'impresa sbagliata, perciò, come modi, come toni e come gusto, da cui si ci ritrae, insisto, con fastidio. Gli interpreti, forse, qualche merito ce l'hanno, soprattutto i due gemelli Evans sempre al centro dell'azione, anche loro, però, esitano - come la regia - fra il documento e l'artificio furbo; facilmente coinvolti, perciò, alla fine, in tutti i difetti del film." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 18 settembre 1997)

"Anche sé 'Twin Town' stesso è un cocktail esplosivo (e grottesco) di sesso-droga e 'shock'n'roll'. Anche se entrambe le pellicole sono girate lontano dall'amata-odiata Inghilterra e raccontano, con brutalità irriverente, il disagio giovanile. (...) Non è il Galles di principi e principesse, del rugby e del whisky, quello rappresentato da Kevin Allen, alla sua opera prima: ci troviamo nel territorio dissestato della 'black comedy', specchio e sintomo d'una società deformata dalle ingiustizie e dal classismo ma anche del tipico film estremo, proletario e cupo della 'British Renaissance'. Colonna sonora old style e ottimi attori." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 5 ottobre 1997)