Tutti per uno... botte per tutti

ITALIA 1973
In America Latina, alla fine dell'800, il giovane Dart si arruola nei famosi "rangers" del Texas. Il ragazzo scopre che l'affarista Julies Leduc è in trattative con il presidente Ortega, che dovrebbe cedergli i diritti di sfruttamento di alcune concessioni minerarie. Ma, con l'aiuto di alcuni amici, Dart riesce a rovinare i loro piani.
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Corbucci

Attori: Giancarlo Prete - Dart Jr., Luigi Montefiori - Mercathos, Leo Anchóriz - Aramirez, Max Turilli - Barone Von Horn, Chris Huerta - Portland, Karin Schubert - Alice, Peter Berling, Li Chen, Eduardo Fajardo, Vittorio Congia, Pietro Tordi

Soggetto: Tito Carpi

Sceneggiatura: Tito Carpi, Bruno Corbucci, Leonardo Martín, Peter Berling

Fotografia: Rafael Pacheco, Guglielmo Vincioni - operatore, Giorgio Urbinelli - assistente operatore, Sandro Rubeo - assistente operatore

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Vincenzo Tomassi

Scenografia: Emilio Ruiz del Río

Arredamento: Antonio Visone

Costumi: Luciana Marinucci

Suono: Carlo Palmieri

Aiuto regia: Mahnahén Velasco

Altri titoli:

Alle für einen - Prügel für alle

Les rangers défient les karatékas

Todos para uno, golpes para todos

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMICO WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM (2-perf), (1:2.35), TECHNISCOPE - TECHNICOLOR

Produzione: CAPITOLINA PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE (ROMA), STAR FILM (MADRID), DIETER GEISSLER FILMPRODUKTION (MONACO)

Distribuzione: FIDA

NOTE
- COREOGRAFIE: FRANCO ESTILL.

- MAESTRO D'ARMI: BRUNO UKMAR.
CRITICA
"Un po' western, un po' comico, un po' avventuroso, il film di Corbucci pretenderebbe di mettere in burla le classiche vicende dei quattro moschettieri di Dumas: i protagonisti si chiamano Dart, Aramirez, Portland e Mercathos. Il regista invece, si chiama distratto." ('Magazine italiano tv')

"Modesta, epidermica parodia del western e del film del 'karatè', il lavoro si trascina stancamente tra interminabili scazzottate e intermezzi farseschi poveri di vis umoristica e talora volgari. Tra le une e gli altri, il regista ha trovato il modo di inserire qualche scena sconveniente." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 76, 1974)