In occasione del matrimonio della sorella, Laura torna con i figli nel proprio paese natale, nel cuore di un vigneto spagnolo. Ma alcuni avvenimenti inaspettati turberanno il suo soggiorno facendo riaffiorare un passato rimasto troppo a lungo sepolto.
SCHEDA FILM
Regia: Asghar Farhadi
Attori: Penélope Cruz - Laura, Javier Bardem - Paco, Ricardo Darín - Alejandro, Eduard Fernández - Fernando, Bárbara Lennie - Bea, Inma Cuesta - Ana, Elvira Mínguez - Mariana, Ramón Barea - Antonio, Carla Campra - Irene, Sara Sálamo - Rocio, Roger Casamajor - Joan, José Ángel Egido - Jorge
Sceneggiatura: Asghar Farhadi
Fotografia: José Luis Alcaine
Musiche: Javier Limón
Montaggio: Hayedeh Safiyari
Scenografia: Clara Notari
Costumi: Sonia Grande
Effetti: Curro Muñoz
Suono: Daniel Fontrodona, Gabriel Gutiérrez, Bruno Tarrière
Altri titoli:
Todos lo saben
Everybody Knows
Durata: 132
Colore: C
Genere: THRILLER DRAMMATICO
Produzione: ALEXANDRE MALLET-GUY & ALVARO LONGORIA PER MEMENTO FILMS, MORENA FILMS, ANDREA OCCHIOINTI PER LUCKY RED
Distribuzione: LUCKY RED
Data uscita: 2018-11-08
TRAILER
NOTE
- FILM REALIZZATO IN COPRODUZIONE CON FRANCE 3 CINEMA, UNTITLED FILMS AIE, RAI CINEMA. IN ASSOCIAZIONE CON MEMENTO FILMS DISTRIBUTION, COFINOVA 14, INDEFILMS 6, COL SOSTEGNO DI ICAA, EURIMAGES, CON LA PARTECIPAZIONE DI CANAL+, FRANCE TELEVISIONS, CINE+, MOVISTAR+.
- PRODUTTRICE ESECUTIVA: PILAR BENITO.
- FILM D'APERTURA, IN CONCORSO, AL 71. FESTIVAL DI CANNES (2018).
CRITICA
"Regista tra i migliori del suo Paese, l'iraniano Asghar Farhadi ('Una separazione') si è distinto come autore di film profondamente umanisti, dove i 'buoni' hanno segreti da nascondere e i 'cattivi' non sono mai del tutto tali. Questa volta si trasferisce in Spagna, anche se con un soggetto in origine destinato all'Iran; e se non rinuncia al dispositivo di fondo del suo cinema, pare un po' spaesato. (...) La trama poliziesca mira a essere soprattutto un reagente di comportamenti; però a tratti la sceneggiatura, farcita di colpi di scena, risulta maldestra." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 08 novembre 2018)
"(...) Il regista iraniano Asghar Farhadi, nuovamente in trasferta in Europa, torna a indagare i temi a lui più cari, come la crisi familiare, la dissezione di una coppia, l'inchiesta e la riflessione morale che scaturisce da una situazione estrema, facendo emergere il bilancio umano e psicologico dei personaggi. Ma questa volta il regista non è altrettanto abile nell'inanellare i suoi arabeschi di sceneggiatura e i passaggi narrativi finiscono per essere ampiamente prevedibili." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 09 novembre 2018)