Nel 1193 a.C. Paride, principe di Troia, rapisce Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. Da quel momento ha inizio la guerra di Troia che vede il contrasto tra Achille e Agamennone, l'uccisione di Patroclo ad opera di Ettore e la vendetta di Achille.
SCHEDA FILM
Regia: Wolfgang Petersen
Attori: Brad Pitt - Achille, Eric Bana - Ettore, Orlando Bloom - Paride, Diane Kruger - Elena, Sean Bean - Ulisse, Brian Cox - Agamennone, Peter O'Toole - Priamo, Brendan Gleeson - Menelao, Saffron Burrows - Andromaco, Rose Byrne - Briseide, Julie Christie - Tetide, Garrett Hedlund - Patroclo, Adoni Maropis - Ufficiale di Agamennone, Tyler Mane - Aiace, James Cosmo - Generale Glauco, Julian Glover - Triopas, Owain Yeoman - Lisandro, Alex King, Trevor Eve
Soggetto: Omero
Sceneggiatura: David Benioff
Fotografia: Roger Pratt
Musiche: Gabriel Yared, James Horner
Montaggio: Peter Honess
Scenografia: Nigel Phelps
Costumi: Bob Ringwood
Effetti: Ian Wingrove, Joss Williams, Lola, Framestore, The Moving Picture Company
Durata: 161
Colore: C
Genere: AVVENTURA DRAMMATICO AZIONE
Tratto da: ispirato all'Iliade di Omero
Produzione: WOLFGANG PETERSEN, COLIN WILSON, DIANA RATHBUN, GAIL KATZ PER WARNER BROS., VILLAGE ROADSHOW (AUSTRALIA), RADIANT FILM (GERMANIA), LATINA PICTURES (MALTA)
Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA (2004)
Data uscita: 2004-05-21
NOTE
- PRESENTATO FUORI CONCORSO AL 57.MO FESTIVAL DI CANNES (2004).
- GIRATO A MALTA DOVE E' STATA RICOSTRUITA TROIA E A LOS CABOS IN MESSICO NELLA PENISOLA BAJA DOVE SONO STATE GIRATE LE SCENE CON LA SPIAGGIA.
- IL CAVALLO DI LEGNO E' STATO COSTRUITO NEI TEATRI DI POSA SHEPPERTON A LONDRA MA IN DUE PARTI PER MANCANZA DI SPAZIO. POI E' STATO TRASPORTATO A MALTA.
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2005 PER I MIGLIORI COSTUMI.
CRITICA
"'Troy 'di Wolfgang Petersen è una lunga e tuttavia non prolissa parafrasi dell'Iliade in forma di superspettacolo. Non ci sono gli dei, mancano molte situazioni del poema, altre sono aggiunte; ma Brad Pitt è un Achille coi fiocchi, Peter O' Toole è un Priamo entusiasmante. Tengo a scandalizzare subito gli eruditi e i benpensanti confessando che mi sono divertito." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 14 maggio 2004)
"La sceneggiatura di David Benioff fornisce un bigino di tutte le leggende fiorite intorno alla guerra, ma limitandosi alla guerra stessa e saltandone premesse e conseguenze. Non ha molta importanza se modifica i destini di un bel po' di personaggi: facendone morire alcuni, fuggire e sopravvivere altri. La cosa un po' comica è che il famoso conflitto cantato dai poeti, anziché durare dieci anni, sembra una guerra-lampo; qualche settimana al massimo, cominciando con un arrivo dei greci sulla spiaggia d'Ilo che pare lo sbarco in Normandia, per finire con l'incendio e il saccheggio della città. Malgrado qualche pretesa di aggiornamento del mito affiori qua e là, la faccenda si risolve in un mastodontico gioco di soldatini, suddivisi in squadre e rivestiti degli stessi colori, come nel calcio: con l'eccezione di Aiace, che sembra il remake del gigante Golia in un peplum biblico anni 50. Wolfgang Petersen impagina diligentemente gli episodi, concedendosi un tocco sfizioso solo nella vestizione parallela di Ettore e Achille per il duello (che ricorda quella dei motociclisti di 'Scorpio Rising'). (...) Questa guerra di Troia non s'aveva da fare, allora? E perché no? A prenderla come una traduzione interlineare dell'Iliade si commette un'ingenuità; accettandola per quel che è, un 'fantasy' con personaggi che si chiamano Agamennone e Ettore, Priamo e Ecuba, ti puoi ragionevolmente divertire. Anche se - ecco il tallone d'Achille - non credi un solo momento a quello che stai vedendo." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 21 maggio 2004)