Flynn, appassionato di elettronica, si è visto soffiare le sue invenzioni da Dillinger, ora a capo della ENCOM, una potente impresa che fabbrica strumenti telematici. Sebbene si sia ridotto a gestire una sala di videogiochi, Flynn è determinato a scoprire le prove della disonestà del suo avversario, che in realtà è guidato da un gigantesco elaboratore elettronico, il vero cervello dell'azienda, il Master Control Programme (MPC). Per impedire le indagini di Flynn, Dillinger bloccherà tutte le vie di accesso all' MPC, ma questa decisione urterà due ricercatori, Alan e la sua fidanzata Lora, tanto da portarli ad allearsi con Flynn. I tre penetreranno di nascosto negli stabilimenti della ENCOM, ma il loro tentativo di sabotaggio si trasformerà in un viaggio tumultuoso all'interno di una dimensione parallela.
SCHEDA FILM
Regia: Steven Lisberger
Attori: Jeff Bridges - Kevin Flynn/Clu, Bruce Boxleitner - Alan Bradley/Tron, David Warner - Ed Dillinger/Sark, Cindy Morgan - Lora/Yori, Barnard Hughes - Walter Gibbs/Dumont, Dan Shor - Ram, Peter Jurasik - Crom, Tony Stephano - Peter, Craig Chudy - Primo guerriero, Vince Deadrick Jr. - Secondo guerriero, Jackson Bostwick - Capo delle guardie, David S. Cass Sr. - Guardiano della fabbrica, Michael Sax - Guardia, Mark Stewart - Guardia, Ted White - Guardia, Bob Neill - Guardia, Gerald Berns - Guardia, Tony Brubaker - Guardia
Soggetto: Bonnie MacBird, Steven Lisberger
Sceneggiatura: Steven Lisberger
Fotografia: Bruce Logan
Musiche: Wendy Carlos
Montaggio: Jeff Gourson
Scenografia: Dean Edward Mitzner, Syd Mead
Arredamento: Roger M. Shook
Costumi: Rosanna Norton, Lorry Richter - abiti maschili, Elois Jensson, Nedra Rosemond-Watt - abiti femminili
Effetti: Harrison Ellenshaw, Richard Taylor (II), Stephen McEveety, Mike Edmonson, Mike Reedy
Altri titoli:
Tron
Tron: The Electronic Gladiator
Durata: 96
Colore: C
Genere: FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: 35 MM, SCOPE, SUPER PANAVISION 70, VISTAVISION, TECHNICOLOR
Produzione: DONALD KUSHNER PER WALT DISNEY PRODUCTIONS
Distribuzione: CIC (1983) - WALT DISNEY HOME VIDEO
CRITICA
"Tron (diminutivo di Electron), ha richiesto per la sua realizzazione degli accorgimenti tecnici di avanguardia. Per un esperto in elettronica saranno degli accorgimenti piuttosto puerili, ma per il grande pubblico creano un mondo meraviglioso. Perciò la vicenda umana di Flynn, l'amore di Alan e Lora, l'ingiustizia subita dal vecchio studioso Dumont, la disonestà di Dillinger sfumano in secondo piano diananzi alle risorse fantastiche dell'elettronica. Il contenuto è piuttosto esangue. La tecnica prevale sull'uomo. Una paura traspare nel film, la paura del ventunesimo secolo: l'uomo, stregone, apprendista, che diventa schiavo della tecnica elettronica da lui stesso inventata e che non riesce più a controllare. Già questo asservimento si era presentato all'inizio dell'era industriale, con il diffondersi della macchina; ma la schiavitù della macchina riguardava prevalentemente il piano materiale, con le inevitabili conseguenze sul piano psicologico, morale e sociale: ora si tratta invece della libertà dell'uomo, di una schiavitù che annienta la persona umana e riduce l'uomo ad un ingranaggio di un'enorme, mostruosa macchina. Tuttavia gli spettatori possono rassicurarsi e non perdere la pace. Da un elaboratore elettronico può uscire solo ciò che è entrato e la sua cosiddetta 'intelligenza' è programmata dall'intelligenza umana. In 'Tron' due mondi si contrastano: quello dei 'creativi' e quello dei 'programmati'; il nostro mondo di uomini è quello dei circuiti e cervelli elettronici. L'uomo sovrano e signore delle cose aliena un po' della sua anima nei suoi programmi elettronici col rischio di disumanizzarsi. Progredisce nella scienza, ma perde la poesia della vita. Questa è la mostruosità che sonnecchia nella più avanzata tecnologia e rende triste, gelido, il luccicante trionfo dell'elettronica. In realtà il film condanna la tirannia dell'elaboratore elettronico e il mostruoso MPC finisce disintegrato per la rivolta della libera volontà umana. Il film di Lisberger sazia lo spettatore con la sua tecnica meravigliosa, fredda e gelida, spesso ripetitiva; è un trionfo dell'arida intelligenza. Manca il palpito del cuore, dell'amore e, quando l'umanità fa capolino sotto forma di amicizia tra Flynn e compagni, di affettuosità fra Alan e Lora in un uggevole bacio, sembra che nei gelidi deserti dell'elettronica spunti un umile fiore, un filo d'erba, molto più belli di qualsiasi luccicante, perfezionatissimo cervello o marchingegno elettronico". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 94, 1983)