Cinque piccole storie tratte dalla vita di ogni giorno legate fra loro da un denominatore comune: cos'è la felicità, e come si fa a ottenerla? Ormai vicino ai cinquant'anni, un uomo si convince che è giunto il momento di dare una svolta radicale alla propria vita. Un avvocato alle prime armi vede, di colpo, tutti i suoi progetti travolti da un unico, in apparenza insignificante, gesto. Una donna affronta quotidianamente l'infedeltà del marito. Un uomo d'affari roso dall'invidia intende vendicarsi di un collega assai cordiale. E una domestica attende, con ottimismo, un miracolo.
SCHEDA FILM
Regia: Jill Sprecher
Attori: Alan Arkin - Gene, Matthew McConaughey - Troy, John Turturro - Walker, Amy Irving - Patricia, Clea DuVall - Beatrice, Alex Burns - Ronnie, David Connelly - Owen, Barbara Sukowa - Helen, Richard Council - Del, Shawn Elliott - Mickey, Frankie Faison - Dick, Peggy Gormley - Madre di Bea, Tia Texada - Dorrie, William Wise - Wade
Soggetto: Karen Sprecher, Jill Sprecher
Sceneggiatura: Karen Sprecher, Jill Sprecher
Fotografia: Dick Pope
Musiche: Alex Wurman
Montaggio: Stephen Mirrione
Scenografia: Mark Ricker
Costumi: Kasia Walicka-Maimone
Altri titoli:
13 Conversations
13 Conversations About One Thing
13 variazioni sul tema
Durata: 94
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM. (1:1,85) DOLBY SRD
Produzione: BENI ATOORI , GINA RESNICK, COLIN BATES, SABRINA ATOORI PER STONELOCK PICTURES
Distribuzione: MIKADO
Data uscita: 2002-03-29
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 58MA MOSTRA DI VENEZIA NELLA SEZIONE "CINEMA DEL PRESENTE".
CRITICA
"'Tredici conversazioni su un unico argomento' mette in scena il solito sfiorarsi e incrociarsi di esistenze solitarie, con la variante di una complicata, non cronologica struttura temporale. Non sempre la Sprecher ce la fa a mantenere il giusto ritmo, però si capisce che la motivazione morale è sentita e gli interpreti (soprattutto Arkin e Turturro) hanno una bella intensità". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 4 settembre 2001)
"Nonostante il realismo degli avvenimenti narrati, circola per il film una leggera aria metafisica, che a diverse riprese fa venire in mente i racconti di Raymond Carver. Forse la regista-sceneggiatrice indulge un po' troppo al pessimismo, moltiplicando il numero degli aspiranti suicidi: però mette una dose di zucchero nella coda, convinta com'è che esista un karma e che si debba lasciare la porta aperta alla speranza. Assemblato con gran cura, il cast è eccellente dal primo all'ultimo interprete; ma merita una nota in più il veterano Alan Arkin in una parte che, qualche anno fa, sarebbe toccata a Jack Lemmon". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 22 aprile 2002)
"Sulla scia di Kieslowski fra i grattacieli di New York. Cinque storie di vita quotidiana intrecciate e divise in una moltitudine di episodi. Una dozzina di personaggi intrappolati nella propria personalità. L'intervento risolutivo o beffardo del Caso, che si presenta sotto forma di grazia, di capriccio, di semplice coincidenza che annoda e scompiglia esistenze. E' 'Tredici variazioni sul tema', di Jill Sprecher, piccolo film terapia espanso e corale quanto 'The Shipping News' era epico e individuale". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 29 marzo 2002)
"Sono molte e impegnative le domande che il film pone a se stesso e ai suoi spettatori: 'In quale misura possiamo condizionare la vita di un estraneo? Che cosa succederebbe se un singolo gesto cambiasse per sempre il destino di qualcun altro? (...) Quesiti pesanti, e invece il film è leggero e piacevole". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 29 marzo 2002)