Frank Martin ora è a Miami, incaricato di 'trasportare' tutti i giorni a scuola il piccolo Jack Billings, figlio di un pezzo grosso della squadra antidroga. Quando il piccolo viene rapito da un malvivente che gli inietta un virus mortale, Frank inizia una lotta contro il tempo per salvare il bambino e sventare un terribile piano messo in atto dal cartello della droga per sterminare chiunque si metta sulla sua strada...
SCHEDA FILM
Regia: Louis Leterrier
Attori: Jason Statham - Frank Martin, Alessandro Gassmann - Gianni, Amber Valletta - Audrey Billings, Kate Nauta - Lola, Matthew Modine - Sig. Billings, Jason Flemyng - Dimitri, Keith David - Stappleton, Hunter Clary - Jack Billings, Shannon Briggs - Max, François Berléand - Tarconi, Raymond Tong - Rastaman, George Kapetan - Dottor Sonovitch, Jeff Chase - Vasily, Gregg Weiner - Tipov, Tim Powell - Agente nella fabbrica dei robot, Robert Small - Dottore del governo, Adam Faldetta - Ladro di macchine, Marty Wright - Comandante, Bill Wilson - Agente a casa dei Billings, Damaris Justamante - Addetto alla reception, Liv Davalos Maier - Giornlista Tv, Andy Horne - Dottor Koblin, Doug MacKinnon - Agente Smith, Marc Macaulay - Agente Brown, Michael House - Ladro di macchine, Tim Ware - Hoffman, Chris Campbell - Agente di sicurezza, Jim R. Coleman - Tecnico robot, Serafin Falcon - Cecchino, Paul Tei - Tecnico nel furgone, Annalynne - Ladra di macchine, Elie Thompson - Ladra di macchine, Gregg Davis - Tecnico dai Billings, Max Osterweis - Uomo al telefono, Heath Kelts - Agente di sicurezza, Reggie Pierre - Ladro di macchine, Ernest Harden Jr. - Assistente di Billings, Tom Derek - Agente di sorveglianza, Laurence Gormezano - Giornalista Tv sull'elicottero, Shelah Rhoulhac - Infermiera
Soggetto: Luc Besson, Robert Mark Kamen
Sceneggiatura: Luc Besson, Robert Mark Kamen
Fotografia: Mitchell Amundsen
Musiche: Alexandre Azaria
Montaggio: Christine Lucas Navarro, Vincent Tabaillon
Scenografia: John Mark Harrington
Costumi: Bobbie Read
Effetti: Kevin Harris, Jonah Loop
Altri titoli:
Transporter 2
Durata: 90
Colore: C
Genere: AZIONE
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: LUC BESSON E STEVE CHASMAN PER EUROPACORP., TF1 FILMS PRODUCTIONS, CURRENT ENTERTAINMENT, CANAL+, TPS STAR
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA (2006)
Data uscita: 2005-11-25
NOTE
- COREOGRAFIE SCENE DI ARTI MARZIALI: COREY YUEN.
- COREOGRAFIE SCENE STUNT AUTOMOBILI: MICHEL JULIENNE.
CRITICA
"Seguito di un film del 2002, 'Transporter: Extreme' è stato scritto da Luc Besson e Robert Mark Kamen, che già avevano lavorato insieme nel primo capitolo. La regia è invece questa volta affidata a Louis Leterrier ('Danny the Dog'). Meno male, perché questo secondo episodio è decisamente più incisivo e adrenalinico del primo. 'Transporter: Extreme' è un film senza pretese, che invece dà vita a sequenze mozzafiato. Il protagonista è credibile, benché nei panni di un personaggio assolutamente improbabile. E il suo antagonista è un indovinatissimo Alessandro Gassman nel ruolo di Gianni, un efferato killer, mafioso e molto siciliano: una delle sue interpretazioni migliori. Il resto è un delirio di combattimenti, inseguimenti e macchine volanti. Ma dietro a tutto c'è la mano lunga di Luc Besson. E si vede." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 25 novembre 2005)
"Come sempre Hollywood batte e ribatte sull'incasso. Dopo il primo 'Transporter', da noi quasi inosservato, ecco il bis extreme in cui viene coinvolto, con strano doppiaggio, anche il cattivissimo indigeno Alessandro Gassman: suo padre, alla stessa età, a Hollywood sospirava in 'Sombrero'. (...) Action, action, action, è la poetica americana di Luc Besson che sceneggia e produce con un'inventiva ai minimi termini in cui l'autore Leterrier segue solo l'intemperante logica dell' eroe pronto a tutto, ahimè con finale promessa di un terzo round. Botte da orbi anche negli studi medici e lotta sottomarina con aereo in picchiata: di tutto, di più, di troppo, al solito." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 novembre 2005)
"Il primo 'Transporter' era un serie B neanche malvagio. Col seguito, che in America ha incassato qualcosa come 40 milioni di dollari, andiamo peggio: praticamente il film svanisce lasciando, la suo posto, un catalogo di combattimenti, inseguimenti, acrobazie cuciti col filo bianco di una storia che più banale non si può. (...) I botti e i fuochi d'artificio cercano di distrarti dall'abissale vacuità del tutto e anche la parte strettamente linguistica (inquadrature, montaggio, raccordi) è trascurata e sgrammaticata. Restano gli effetti al computer e le scene di scontro fisico, coreografate da Corey Yuen. Tanto vale giocare ai videogame." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 dicembre 2005)