TRAGEDIA SUL PACIFICO

Durante la traversata del Pacifico, una drammatica vicenda si svolge nel reparto macchine di un piroscafo passeggeri. Qui regna, sovrano assoluto, il capo macchinista, un erculeo uomo di mare, cui hanno dato il soprannome di lupo. Con la sua implacabile energia, lupo ha imposto ai suoi dipendenti una ferrea disciplina; ma durante la navigazione, lo scoppio di un epidemia colerica tra l'equipaggio minaccia di turbare il regolare ritmo del lavoro. Alcuni macchinisti si ammalano e muoiono: per la tranquillità e la sicurezza dei passeggeri, è necessario che nulla di quanto avviene nel reparto macchine trapeli. Il reparto viene isolato dal resto della nave e lupo pretende dai superstiti un rendimento maggiore, affinché il piroscafo mantenga, la velocità prescritta. A un certo punto il capo macchinista deve calmare il malumore dei suoi uomini, e non esita a mettersi lui stesso al loro fianco, lavorando da fochista, finché, colto dal male, deve ritirarsi nella sua cabina. Approfittando della malattia del capo, gli uomini si ribellano; ma nel momento critico, lupo riappare e la ribellione fallisce. L'epidemia può dirsi ormai debellata e la nave giunge regolarmente al porto d'arrivo,