Primo episodio. Perennemente deriso e umiliato da tutti, il povero Paletta approfitta di ogni occasione per dare libero sfogo ai propri desideri sessuali. Vi si lascia andare senza ritegno, e molti lo seguono, dando vita a scene di autoerotismo collettivo. Quando arriva in città la famosa prostituta Tremmotori, gruppi di uomini vanno da lei, e Paletta, pur di partecipare, si spinge a rubare nell'edicola votiva dell'Ecce Homo, protetta dal boss mafioso del quartiere. Ma prima che riesca ad avvicinarsi alla donna, viene a sua volta derubato. Tuttavia è riconosciuto colpevole del furto, e condannato dal boss ad essere messo in croce.
Secondo episodio. Intorno al letto di morte di un omosessuale di mezza età sono riuniti la madre ed altre persone. Fefè, l'anziano amante dell'uomo, tarda ad arrivare perché impaurito dalla possibile reazione di Bastiano, violento fratello del morto. I presenti rievocano nella mente la storia dei due amanti, dei loro approcci, dei loro rapporti. Infine Fefè arriva, è disperato e affamato. Aspetta allora il momento propizio durante la notte e toglie all'amante morto un prezioso anello. I topi che infestano dentro la stanza e fuori la città lo assediano e gli impediscono di godere del suo gesto disonesto. Terzo episodio. Un Messia vecchio e rugoso, detto Totò, cammina attraverso i luoghi controllati dalla mafia, accompagnato da Giuda, un gobbo iroso che insiste nel pretendere da lui una immediata guarigione dalla sua deformità. Nel frattempo il mafioso Lazzaro, sconfitto nella guerra tra clan, viene sciolto nell'acido per ordine del boss don Totò. I familiari chiedono al Messia di provare a farlo resuscitare. La cosa riesce, e Lazzaro fugge per vendicarsi. Nelle miserie della periferia, un angelo viene aggredito e derubato delle ali, un falso angelo ne prende il posto, crede di poter trarre vantaggio dalla sua condizione ma tre bruti sono attratti dalle sue sembianze e lo violentano. Da una pianura alcune persone osservano il Messia su una collina, lui brutalmente
ordina loro di andare via perché non ha niente da dire. Un handicappato, che ha continue pulsioni sessuali, vede una statua della Madonna e vi si sfoga contro. Intanto Giuda denuncia il Messia Totò al boss don Totò. Prelevato durante l'ultima cena, il Messia è condannato a morire nella vasca piena di acido. E lì rimane, mentre sul colle sono issate tre croci dove vengono crocefissi come ladroni i protagonisti degli altri due episodi e, in sostituzione del Messia, un povero scemo sorridente.
SCHEDA FILM
Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco
Attori: Salvatore Gattuso - Totò/Don Totò, Marcello Miranda - Paletta, Carlo Girodano - Fefè, Pietro Arcidiacono - Pitrinu, Camillo Conti - Tremmotori, Baldassarre Catanzaro - Bastiano, Fortunato Cirrincione - Lazzaro, Vincenzo Cacciarelli, Francesco Anitra, Giuseppe Pepe, Antonio Cirrincione, Antonio Carullo, Gioacchino Lo Piccolo, Antonio Aliotta
Soggetto: Franco Maresco, Daniele Ciprì
Sceneggiatura: Franco Maresco, Lillo Iacolino, Daniele Ciprì
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Daniele Ciprì, César Meneghetti, Franco Maresco
Scenografia: Fabio Sciortino
Altri titoli:
Totò Who Lived Twice
Durata: 95
Colore: B/N
Genere: METAFORA
Produzione: REAN MAZZONE PER TEA NOVA - ISTITUTO LUCE - LUCKY RED
Distribuzione: LUCKY RED DISTRIBUZIONE - LUCKY RED HOME VIDEO