Tosca e altre due

ITALIA 2003
Il piano terra del nobile Palazzo Farnese è il regno della custode Emilia, fedele donna al servizio del barone, uomo di potere. Sposata con un carceriere di Castel Sant'Angelo, Emilia ha, come tutti, i suoi favoriti e le sue antipatie: non considera molto Spoletta, non dà molto peso al via vai della carrozza di Scarpia e, soprattutto, non si cura di ciò che accade nei saloni del nobile Palazzo. Un giorno, mentre al piani superiori Sciarrone tenta (su mandato di Scarpia, che intende così conquistare l'ambita Tosca) di sciogliere la lingua di Cavaradossi, al piano terra sua moglie Iride conversa amabilmente del più e del meno con Emilia.
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Ferrara

Attori: Franca Valeri - Emilia, Adriana Asti - Iride, Aldo Puglisi - Spoletta, Franco Interlenghi - Sciarrone, Armando Ariostini - Barone Scarpia, Maria Pia Ionata - Floria Tosca, Alessandro Safina - Mario Cavaradossi, Carlo Cecchi - Il Prologo, Vincent Darré - De Montignac, Michele Della Valle - Il Marchese, Maria Pia Ruspoli - Marchesa Attavanti, Andrea Roncato - Padre Anselmo, Cesare Gelli - Nando, Angelica Ippolito - Lucia

Soggetto: Franca Valeri

Sceneggiatura: Enrico Medioli, Giorgio Ferrara, Franca Valeri

Fotografia: Giovanni Battista Marras

Musiche: Alessio Vlad

Montaggio: Massimo Quaglia

Scenografia: Danilo Donati, Maurizio Sabatini

Costumi: Maurizio Sabatini, Alessandra Torella

Effetti: Cinecitta' Digital

Altri titoli:

Tosca and the Women

Durata: 88

Colore: C

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Tratto da: commedia "Tosca e le altre due" di Franca Valeri ispirata alla "Tosca" di Giacomo Puccini.

Produzione: ELIDE MELLI PER COSMOPOLI CORPORATION S.R.L.

Distribuzione: BIM

Data uscita: 2003-05-30

CRITICA
"Il 'matrimonio' di Adriana Asti con Franca Valeri è perfetto. Il loro duetto, la milanese Iride, ex attrice allegra sposata a un questurino di Castel Sant'Angelo e la fedele portiera di Palazzo Farnese Emilia, mentre ai piani superiori Scarpia fa torturare Cavaradossi e poi è ucciso dalla pucciniana Tosca, è un miracolo di intelligenza, complicità, ironia dove due talenti si fanno complementari grazie alle molte recite dell'omonima, raffinata commedia della Valeri. 'Tosca e le altre due' diretto con elegante brio fedele al teatro da Giorgio Ferrara, su sfondi vatican-rugantineschi e costumi di Donati, introdotto dal prologo di Cecchi, percorso dal vento di musiche felliniane di Vlad, oltre che dalle arie di Puccini, porta alle estreme conseguenze l'idea dell'opera nei tempi, luoghi e ore in cui accadde". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 31 maggio 2003)

"Nel film 'Tosca e altre due', diretto da Giorgio Ferrara, i fantasmi dei signori compaiono in carne e ossa, dialogano e cantano le arie più famose del melodramma. Forse è questo, questo pezzo di 'opera filmata' che continua a interrompere il chiacchiericcio impiccione, svampito e stizzito delle due donne, la causa degli innumerevoli tempi morti e dell'appiattimento della tensione narrativa del film, che si autodenuncia come opera teatrale fin dal prologo interpretato da Carlo Cecchi, ma non osa rinchiudersi in un'unica scena. Peccato perché non c'interessa tanto vedere quello che sta succedendo di sopra, ma piuttosto ascoltarne la 'popolarizzazione' da due grandi attrici e gettare uno sguardo sulle loro femminili frustrazioni e delusioni". (Emanuela Martini, 'Film Tv', 10 giugno 2003)

"Tosca e altre due' di Giorgio Ferrara è un film insolito, raffinato, divertente, che condensa i due amori, i due talenti di Franca Valeri: il melodramma e la comicità. (...) Le due attrici, che hanno recitato insieme il testo teatrale di Franca Valeri da cui il film è tratto, sono perfettamente armonizzate; la Valeri sa dare al suo personaggio una monumentale teatraggine reazionaria alla Molière e insieme una comicità brillante. Roma è ricostruita negli studi di Papigno oppure in scenografie teatrali azzurrate o sabbiose come grandi tele di fondo settecentesche. Le arie di 'Tosca' sono assai bene interpretate da Maria Pia Ionata (Tosca), Armando Ariostini (Scarpia), Alessandro Safina (Cavaradossi). Sorprese: Carlo Cecchi in costume, imparruccato di bianco, incipriato e imbellettato, recita il prologo; appare Memè Perlini, disinvolto con la tonaca e il cordone da frate; si mostra alla svelta Angelica Ippolito, attrice maliziosa; Franco Interlenghi, grande e grosso come un armadio, è bravissimo nella parte di Sciarrone, torturatore e uomo di mano. Dopo la morte di Tosca si chiude il sipario e gli attori si presentano ringraziando, inchinandosi al teatro della vita". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 giugno 2003)