La ricca signora Mudy, madre di Tony, un giovane paranoico e ritardato mentale, non riuscendo a rassegnarsi alle condizioni del figlio, organizza una crociera sul suo yacht invitando due giovani sposi, Aldo e Paula, e una ragazza, Ulla, che dovrebbe tentare di sedurre Tony risvegliandone gli istinti sopiti; ma l'indifferenza del giovane manda a monte il piano. Frattanto, raggiunta un'isola sperduta i cinque fanno la conoscenza dei due unici abitanti, Beba e Andro, sposi e pastori. Fra la donna e Tony nasce una tenera simpatia e gli altri, sperando possa essere questa un'occasione da sfruttare per sbloccare la situazione psichica del giovane, lasciano i due da soli nello yacht. L'arrivo di Andro mette tutti in imbarazzo e le donne cercano di distrarre la sua attenzione da ciò che avviene sul battello. Gli avvenimenti però prendono una svolta tragica: Tony, in un momento di follia ha strangolato Beba. Per uscire dalla situazione pericolosa ed evitare conseguenze, i quattro decidono di uccidere anche Andro e quindi di far saltare in aria la barca dell'uomo carica dei due cadaveri. Compiuto il delitto tutto sembra ritornare tranquillo: ma Tony si avvicina alla madre e la strozza, quindi prende il timone della barca. Dove condurrà gli ospiti?
SCHEDA FILM
Regia: Ottavio Alessi
Attori: Maud De Bellereche - Mudy, Maurizio Bonuglia - Aldo, Edwige Fenech - Ulla, Ruggero Miti - Tony, Rosalba Neri - Paula, Eva Thulin - Beba, Salvatore Puntillo - Andro
Soggetto: Lorenzo Ricciardi
Sceneggiatura: Nelda Minucci, Ottavio Alessi, Lorenzo Ricciardi
Fotografia: Sandro D'Eva
Musiche: Sante Romitelli
Montaggio: Luciano Anconetani
Costumi: Giuliana Serano
Durata: 89
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: KODAKOLOR EASTMANCOLOR
Produzione: FRANCO CANCELLIERI PER AICA FILM, ASS. INT. LE CINEMA D'ART
Distribuzione: CINERIZ
NOTE
- REVISIONE MINISTERO GIUGNO 1994
CRITICA
"Niente di più filisteo della libertà sessuale sbandierata dai maldestri apostoli dell'amore-che-uccide: anche quello suggerito da traballanti storielle orgiastiche. (...) Il conformismo più chiuso veste oggi i panni della rivoluzione sessuale, scambiando volgarità con raffinatezza." (Anonimo, 'Film Mese', 27 aprile 1969)