E' una mattina come tutte le altre per Tom White e la sua famiglia. Nessuno di loro potrebbe mai immaginare quello che sta per succedere e che cambierà la loro vita per sempre. Dopo essere stato umiliato di fronte ai suoi colleghi di lavoro e aver abusato di alcolici, Tom inizia a vagare per la città e la sua mente subisce un tracollo. Non ricorda più niente della sua vita e della sua identità e per alcuni giorni entra a far parte del mondo sconosciuto e isolato dei senzatetto. Durante la sua permanenza in strada, Tom conosce una serie di personaggi stravaganti che lo aiutano a superare le difficoltà quotidiane e quando finalmente viene ritrovato e riconosciuto, si trova di fronte a una difficile scelta di vita...
SCHEDA FILM
Regia: Alkinos Tsilimidos
Attori: Colin Friels - Tom White, Rachael Blake - Helen White, Dan Spielman - Matt, Loene Carmen - Christine, David Field - Phil, Bill Hunter - Malcolm, Jarryd Jinks - Jet, Angela Punch McGregor - Irene, Kevin Harrington - Neil, Jonathan auf der Heide - Se stesso, Nick Barkla - Darren Burrows, Jack Charles - Harry, Mark Constable - Tony, Peter Curtin - Noel Cartwright, Arthur Angel - Paul, Gloria Ajenstat - Infermiera, Cliff Ellen - Tiger, Julie Forsyth - Tania, Jonathan Kemp - Peter, Andy McPhee - Leon, Phil Motherwell - Ron, Isabella Oldham - Gemma White, Hamish Michael - Se stesso, Jim Shaw - Irlandese, Adam Sarros - Christopher White
Sceneggiatura: Daniel Keene
Fotografia: Toby Oliver
Musiche: Paul Kelly and the Boon Companions
Montaggio: Ken Sallows
Scenografia: Dan Potra
Costumi: Jill Johanson
Altri titoli:
Missing Tom
Durata: 106
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: FANDANGO AUSTRALIA, RESCUED FILMS
Distribuzione: FANDANGO (2006)
Data uscita: 2006-07-28
CRITICA
"Dopo aver fatto la conoscenza di Tom al suo levarsi dal letto nella cornice di una villetta accogliente e di un'amabile famigliola, lo seguiamo allo studio di architettura dove il direttore lo toglie da un progetto finora affidato a lui. Basta questo per indurre il nostro antieroe a precipitarsi nel cantiere dell'ingegnere suo supposto nemico, aggredirlo e devastargli l'ufficio. Dopodiché, deciso a non tornare più a casa, Tom prende il traghetto verso una zona della città alquanto degradata e a lui sconosciuta. Un altro mondo dove, spinto dalla stanchezza di vivere, il fuggiasco si ingegnerà a sopravvivere. Fino a questo punto il film funziona egregiamente, attestando la notevole maturità di un cinema nel quale il coproduttore italiano, Domenico Procacci, si è inserito portando idee stimolanti e notevoli contributi. Da qui in poi l'andamento si fa meno felice, mettendo in fila vari capitoli in cui ritornano i personaggi del prologo. (...) Tutta una serie di bozzetti vagamente dickensiani, a volte felici e a volte convenzionali. Purtroppo, a dirla in breve, quando Tom deraglia ha deragliato anche il film." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 29 luglio 2006)
"'Tom Horn', 'Tom Jones' e 'Tom White'. Non vi potrebbero essere tre film più diversi. Il Tom White dell'omonima pellicola australiana diretta da Alkinos Tsilimidos è molto diverso dal Tom Jones seduttore di Albert Finney e dal Tom Horn cowboy di Steve McQueen. (...) Tom White è molto diverso da Tom Horn e Tom Jones . Tranne per un particolare: la bravura dell'attore protagonista. Colin Friels, molto noto in Australia e meno fuori, è magistrale per come riesce a cambiare luce degli occhi, gestualità e mentalità lungo tutto il corso della pellicola. Senza tetto ma con più vitalità e ironia di prima, 'Tom White' ritrova qualcosa nel momento in cui perde tutto e in un enigmatico finale tornerà, forse, alla vita di un tempo. Ripulendosi nell'aspetto ma tenendosi la nuova barba lunga." (Francesco Alò, Il Messaggero', 29 luglio 2006)