Quando Tom il gatto e Jerry il topolino perdono la loro casa, che deve venir demolita per far spazio all'espansione della città, i due si ritrovano letteralmente per strada. Fanno allora amicizia con Puggsy, un cane di strada, e con un altro suo amico, Frankie Da Flea; ma soprattutto, scoprono la necessità di diventare amici tra loro, specialmente dopo che Puggsy e Frankie vengono catturati dall'accalappiacani e che essi stessi riescono a sfuggire da un vicolo pieno di gatti randagi. Diventano inoltre amici con Robyn Starling, una bambina in fuga il cui padre è stato dato per disperso in un valanga in Tibet, che è scappata di casa per via dei maltrattamenti cui la sottopone la zia Figg, cui è stata affidata. Un agente di polizia la ricondurrà a casa della zia, insieme a Tom e Jerry: e saranno proprio i suoi nuovi amici a scoprire che il padre della bambina è vivo. Inizia così una incredibile avventura mozzafiato che riunirà la bambina al suo genitore e farà scoprire al gatto e al topo più simpatici ed amati dal pubblico il valore dell'amicizia...
SCHEDA FILM
Regia: Phil Roman
Sceneggiatura: Dennis Marks
Fotografia: Dale L. Baer
Musiche: Henry Mancini
Montaggio: Julie Anne Gustafson
Scenografia: Bari Greenberg, Michael Humphries
Effetti: Kathleen Quaife-Hodge, Jeff Howard (III)
Altri titoli:
Tom e Jerry
Durata: 86
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: ispirato ai personaggi creati da Bill Hanna, Joe Barbera
Produzione: PHIL ROMAN PER LA TURNER PICTURES
Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE (1993)
NOTE
- CONSULENTE SPECIALE: JOSEPH BARBERA
- DIRETTORE ARTISTICO: MICHAEL PERAZA
- TESTI DI: LESLIE BRICUSSE
- ANIM. VEICOLI KROYER FILMS
- REALIZZAZIONE FONDALI: MICHAEL HUMPHRIES
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1993.
CRITICA
"Era proprio necessario, o almeno utile, fare per la prima volta un lungometraggio sulle avventure di Tom e Jerry, l'ostile coppia gatto-topo creata da Hanna e Barbera che da oltre mezzo secolo, dal 1937, è protagonista divertente e amatissima di short d'animazione sardonici, veloci e sadici? Non era necessario e sarà utile soltanto a chi intascherà i profiti dell'operazione". (Lietta Tornabuoni, "La Stampa", 17 ottobre 1993).