L'FBI, decisa dare un colpo decisivo al traffico di droga, vuole incriminare il boss mafioso Joe Bomposa. A tale scopo invia l'agente Charles Congarain in Svizzera a prelevare Jackie, la donna del boss che, si pensa, abbia avuto modo di conoscere dei segreti e possa diventare un prezioso testimone. Gli amici di Joe, prevedendo l'accaduto, riescono a convincere il capo a commissionare l'eliminazione della donna al killer Vittorio Faroni.
SCHEDA FILM
Regia: Stuart Rosenberg, John Huston - non accreditato
Attori: Charles Bronson - Charlie Congers, Jill Ireland - Jackie Pruit, Rod Steiger - Joe Bomposa, Henry Silva - Vittorio Farroni, Strother Martin - Louis Monk, Bradford Dillman - Brickman, Michael Vincent Gazzo - Lobo, Paul Koslo - Huntz, Val Avery - Caruso, Sam Chew Jr. - Il cuoco, Billy Gray - Durant, Jerome Thor - Senatore, Joe Roman - Coroner, Albert Salmi - Andy, John Hallam - Cerutti, Sidney Kean - Machoni, Richard Graydon - Antonio, Alan Bryce - Freddo, Robin Clarke - George, agente FBI, Andy Romano - Marty, agente FBI, Lorraine Chase - Ragazza di Vittorio
Soggetto: Wendell Mayes
Sceneggiatura: Wendell Mayes, John Melson
Fotografia: Fred J. Koenekamp, Anthony B. Richmond - versione europea
Musiche: Lalo Schifrin
Montaggio: Michael F. Anderson
Scenografia: John DeCuir
Arredamento: Russell C. Menzer, Richard C. Goddard, Joe Chevalier
Costumi: Dorothy Jeakins
Effetti: Richard Parker, Gene Grigg
Durata: 101
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, CINEMASCOPE, TECHNICOLOR, METROCOLOR
Produzione: PANCHO KOHNER PER LA INCORPORATED TELEVISION COMPANY (ITC), SIR LEW GRADE
Distribuzione: TITANUS (1979) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
CRITICA
"La villa di Joe Bomposa, così come appare nel film prima del fuoco d'artificio finale, è una eterogenea ma vistosa collezione di antichità classiche, una sorta di museo messo insieme da un megalomane. Il film, a sua volta, è una collezione di elementi cinematografici già visti e di bella apparenza: una trama scontata (il poliziotto in pericolo insieme al testimone scomodo da trasferire), degli scenari affascinanti e degni di un documentario di propagada turistica (la Svizzera dovrebbe ringraziare la Produzione per il servizio fattole), degli interpreti sicuri di sé (con il solito Bronson, qui molto umano, e l'insolito Rod Steiger nel ruolo di un boss-nazista, balbettante, innamorato e carnefice), un'azione continua (con poche sorprese, ma con molte cose da seguire curiosamente), delle musichette puntuali e gradevoli come gli ambienti, tanti cattivi e pochi buoni (se come tali dobbiamo considerare gli agenti, dei quali il Charlie protagonista naviga per mari non proprio ortodossi), Anche se si tratta di cose scontate, lo spettacolo risulta puntuale," ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 87, 1979)