Tipi da spiaggia

ITALIA 1959
Quattro amici, Nick, capocomico di una compagnia di avanspettacolo, Giorgio, cantante, Merigo, oste, e Pasubio, maschera teatrale, si sono messi in società per andare a Taormina e riuscire a far sposare uno qualsiasi di loro con Barbara Patton, miliardaria americana, che trascorre le vacanze in Sicilia. Giunti a Taormina, i quattro amici cercano in tutti i modi di attirare l'attenzione della miliardaria per creare le circostanze favorevoli al matrimonio, ma i loro sforzi incontrano un ostacolo imprevisto. Barbara, proprietaria e direttrice degli Istituti di Bellezza "Patton", ha dichiarato che, appena sposata, avrebbe abbandonato ogni attività. Questa dichiarazione getta l'allarme tra le dipendenti dell'istituto, che si precipitano a Taormina per impedire il matrimonio, mettendo i bastoni fra le ruote ai quattro in cerca di dote.
SCHEDA FILM

Regia: Mario Mattoli

Attori: Johnny Dorelli - Giorgio Binotti, Lauretta Masiero - Silvia, Christiane Martel - Barbara Patton, Ugo Tognazzi - Pasubio Giovinezza, Giustino Durano - Nick Balmora, Edy Vessel - Lucy, Liana Orfei - Magalì, Annie Gorassini - Hildegarde, Luciano Salce - Jonescu, lo psicanalista, Goffredo Pistoni - Amerigo, Cesare Polacco - Principe Joakim, Armando Bandini - Segretario di Joakim, Nando Angelini - Cameriere dell'hotel, Gino Buzzanca - Giovanni, Peppino De Martino - Vigile urbano, Nino Milano - Cameriere Bar Trinacria, Totò Mignone, Gianni Minervini, Elisabetta Kubiska

Soggetto: Castellano, Pipolo

Sceneggiatura: Castellano, Pipolo

Fotografia: Riccardo Pallottini

Musiche: Gianni Ferrio

Montaggio: Gisa Radicchi Levi

Scenografia: Alberto Boccianti

Arredamento: Riccardo Domenici

Costumi: Giuliano Papi

Durata: 101

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: TOTALSCOPE, FERRANIACOLOR

Produzione: ISIDORO BROGGI E RENATO LIBASSI PER D.D.L., MANENTI FILM

Distribuzione: MANENTI (1960) - MONDADORI VIDEO

NOTE
- GIRATO NEGLI STABILIMENTI DE PAOLIS.
CRITICA
"Su un soggetto inconsistente e spesso infarcito di trovate infelici, Mattoli ha costruito uno dei consueti film di scarsa rilevanza, il cui unico scopo (...) sembra essere quello di trovare ogni pretesto per mettere in vista ragazze in costume succinto." (Alberto Albertazzi, 'Intermezzo', 22/23, 15 dicembre 1959)