La vita non è stata mai semplice per Sam, Fai e Mok, tre amici con l'abitudine di bere troppo. Un giorno, durante uno dei loro soliti incontri al bar, un uomo anziano gli rivela il nascondiglio di un prezioso tesoro ed anche il sistema per raggiungerlo. I tre amici decidono di tentare la sorte e, seguendo le indicazioni date dall'uomo misterioso, riescono a mettere le mani su un preziosissimo abito da cerimonia antico fatto completamente d'oro. La scoperta metterà a dura prova l'amicizia dei tre uomini.
SCHEDA FILM
Regia: Ringo Lam, Johnnie To, Tsui Hark
Attori: Louis Koo - Ah Fai, Simon Yam - Boo Sam, Sun Honglei - Mok Chung-yuan, Lam Ka Tung - Wen, Kelly Lin - Ling
Sceneggiatura: Yau Nai Hoi, Kenny Kan, Sharon Chung
Fotografia: Cheng Siu-keung
Musiche: Guy Zerafa
Montaggio: David M. Richardson
Scenografia: Tony Yu
Altri titoli:
Triangle
Durata: 101
Colore: C
Genere: AZIONE
Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)
Produzione: MILKY WAY IMAGE COMPANY
NOTE
- FUORI CONCORSO AL 60MO FESTIVAL DI CANNES (2007).
CRITICA
"Tre famosi registi di Hong Kong reinventano il film a episodi utilizzando la tecnica cara ai surrealisti del 'cadavere eccellente'. Ricordate? Un artista disegnava qualcosa, quindi ripiegava il foglio lasciando sporgere solo un dettaglio, un altro artista vi aggiungeva il suo lavoro, poi ripiegava il foglio passandolo a un altro, e via di seguito, dando origine a figure imprevedibili e deliranti. Così più o meno è nato 'Triangle', film sperimentale, piroetta commerciale o semplice (e divertente) bravata firmata a sei mani dai tre nomi più in vista della Hong Kong anni 70-80, Tsui Hark, Ringo Lam e Johnny To. Che rigorosamente in quest'ordine, e senza sapere quasi nulla del lavoro degli altri, hanno prodotto e diretto una specie di thriller parodistico ovviamente assai discontinuo e scombinato ma anche affascinante e qua e là molto efficace." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 18 maggio 2007)
"Racconto morale, fiaba sull'avidità e sulla bellezza di rinunciare ai propri desideri di possesso, 'Triangle' è un film-staffetta, passato di mano in mano ai tre amici registi, nati negli anni Cinquanta, scuola di Hong Kong in un fluire della stessa storia centrata su un McGuffin, ovvero una scatola di metallo contenente un corpetto tempestato d'oro di valore inestimabile." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 18 maggio 2007)
"Il film non va molto più in là di una scanzonata incursione nei generi forti del cinema hongkonghese, troppo meccanico per appassionare e troppo scanzonato, a tratti irreale per essere credibile." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 18 maggio 2007)