Giovanni è un giovane e tranquillo ingegnere elettronico di Genova che si è trasferito a Milano dove vive con la fidanzata Francesca, grazie alla quale ha trovato anche lavoro. Tuttavia, la sua routine viene interrotta dall'arrivo improvviso del suo gemello Jonny, vera e propria mina vagante il cui unico scopo nella vita è passare le notti in discoteca, ma che per volere del padre Michele è costretto a presentarsi all'esame per entrare nel corpo della Guardia di Finanza. A Milano Jonny scopre il Gilez, mitico locale dove in men che non si dica diventa una star della notte...
SCHEDA FILM
Regia: Paolo Uzzi, Giovanni Vernia
Attori: Giovanni Vernia - Giovanni/Jonny Groove, Maurizio Micheli - Michele Vernia, Susy Laude - Federica, Stella Egitto - Alice, Bebo Storti - Roberto, Massimo Olcese - Zio Duilio, Carmela Vincenti - Zia Vittoria, Diego Abatantuono - Silvano, Carol Visconti - Camilla, Giancarlo Barbara - Pepe De Villas, Paolo Sassanelli - Maresciallo Di Prima, Dj Albertino - Se stesso, Peppino La Ricotta - Giuseppe Centola, Tonino La Ricotta - Tonino Centola, Mr. Berman - Timothy Martin, Carmelo Pappalardo - Drag Queen 'Pantera Rosa', Mauro Leonardi - Drag Queen 'Lady Queen', Daniele Quistelli - Drag Queen 'Apemaia'
Soggetto: Paolo Uzzi, Giovanni Vernia
Sceneggiatura: Francesco Cenni, Michele Pellegrini, Paolo Uzzi, Giovanni Vernia
Fotografia: Federico Masiero
Musiche: Louis Siciliano, Giovanni Vernia, Marco Zangirolami
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografia: Eugenia F. di Napoli
Costumi: Monica Gaetani
Suono: Gilberto Martinelli - fonico di presa diretta
Durata: 93
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: MAURIZIO TOTTI, ALESSANDRO USAI PER COLORADO FILM, ROBERTO BOSATRA PER BANANAS, WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA (2012)
Data uscita: 2012-03-09
TRAILER
CRITICA
"Arduo definire film questa accozzaglia di tristi sketch da cabaret di terz'ordine pateticamente tesi ad imitare Checco Zalone. Ancora uno Zelig boy, Jonny Grove-Giovanni Vernia, co-regista con Paolo Uzzi, la cui misura è quella di pochi minuti: qui alle prese coi soliti equivoci dei gemelli uno perfettivo e l'altro solito idiota, è un disastro globale in cui non si ride mai, si esce tristi. Abatantuono c'è per ragioni di staff mentre Bebo Storti speriamo confidi al suo confessore perché l'ha fatto. Giovani, vi prendono in giro." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 9 marzo 2012)
"Imbarazzante (...) 'Ti stimo fratello' in cui Giovanni Vernia (che dirige con Paolo Uzzi), passa dal palcoscenico di 'Zelig' allo schermo nei panni di due gemelli. (...) Non si ride mai, mentre la sciatteria di sceneggiatura e regia è una vera tortura." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 9 marzo 2012)
"Spiacerà a chi s'è fatto incantare dalla pubblicità che ha cercato d'imporre Giovanni Vernia come un nuovo Checco Zalone. Campa cavallo. La fame di risate al cinema in questi mesi è tale che a ogni comico di 'Zelig' è offerta la chance di un veicolo a sua misura. Una raccomandazione per i produttori: andateci piano. La richiesta d'ilarità può crollare da un momento all'altro." (Giorgio Carbone, 'Libero', 9 marzo 2012)