Mancano solo 12 ore alla fine del mondo; un terribile evento farà terminare la vita sulla Terra come noi la conosciamo. E' su questo sfondo che James ha deciso di attraversa una città in cui la criminalità regna sovrana per partecipare a un party fenomenale: la festa finale. Lungo la strada, però, il suo destino si incrocia con quello di Rose, una bambina che sta cercando il padre, e da quel momento le sue priorità verranno messe in discussione...
SCHEDA FILM
Regia: Zak Hilditch
Attori: Nathan Phillips - James, Angourie Rice - Rose, Jessica de Gouw - Zoe, Kathryn Beck - Vicky, Daniel Henshall - Freddy, Sarah Snook - Mamma di Mandy, Lynette Curran - Mamma di James
Sceneggiatura: Zak Hilditch
Fotografia: Bonnie Elliott
Musiche: Cornel Wilczek, Alex Akers - musica della festa
Montaggio: Nick Meyers, Meredith Watson Jeffrey
Scenografia: Nigel Devenport
Arredamento: Monique Wajon
Costumi: Marcia Ball (II)
Effetti: Nathan Stone, Double Barrel VFX
Durata: 87
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: 8TH IN LINE PRODUCTIONS PTY LTD, FOOTPRINT FILMS PTY LTD
Distribuzione: INDIE PICTURES
Data uscita: 2014-11-20
NOTE
- PRESENTATO ALLA 46. QUINZAINE DES RÉALISATEUR (CANNES 2014).
CRITICA
"'Melancholia' di Lars Von Trier era un'opera visionaria su un'Apocalisse già scritta nell'autodistruttivo stato d'animo della protagonista Kirsten Dunst, emblema di un'umanità al crepuscolo; 'These Final Hours' di Zak Hilditch segue la strada più comune del fantascientifico centrato sul motivo della Fine e sulla domanda che vorremmo non doverci porre mai: hai 12 ore a disposizione, come le passerai? Però questa pellicola australiana a piccolo budget rivela un regista interessante, con forza immaginifica e bei ritmi. (...) Si può capire chi si è e cosa si vuole a un passo dal precipitare nella catastrofe; si può essere forse felici un'ultima volta abbracciati su una spiaggia all'essere amato, in attesa dal mare di un calore che uccide." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 20 novembre 20114)
"Lo scenario apocalittico da ultimi momenti della vita, sta diventando filone florido, quanto a titoli. Questo, discreto, non aggiunge particolari novità." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 20 novembre 2014)
"Apocalittico nel tema, la fine del mondo, è logico nel trattamento e morbido nel percorso. C'è tutto quello che deve esserci (disordine, lussuria, l'avanzata dell'onda di fuoco) (...). Se non fosse per un finale un po' previsto l'esordio dell'australiano Hilditch è una variante convincente dell'immaginazione al lavoro sull'evento più difficile da immaginare." (Silvio Danese, 'Nazione - Carlino - Giorno', 21 novembre 2014)