Agosto 2015, in un tribunale a Rostov-sul-Don un uomo scruta attraverso le sbarre della sua gabbia e i suoi occhi rivelano che i suoi nervi stanno per spezzarsi. Ma soprattutto sta per conoscere l'esito della sua sentenza: 20 anni di carcere in Siberia, per il terrorismo. L'uomo è Oleg Sentsov, regista e attivista Maidan nato a Simferopol, in Crimea. Sentsov è accusato di essere a capo di un movimento anti-russo e di aver pianificato diversi attacchi terroristici. Lui si difende con coraggio e senza battere ciglio, rispondendo al verdetto con una negazione enfatica dei suoi crimini, imputandoli ai suoi stessi accusatori... Askold Kurov indaga sulla verità dietro a questo processo politico. I testimoni dell'accusa sono stati costretti a comparire? Quali effetti hanno avuto la detenzione e il processo sull'imputato e sulla sua famiglia? Nel film, inoltre, diversi colleghi cineasti hanno dimostrato la loro solidarietà a Sentsov - tra cui Agnieszka Holland, Ken Loach e Pedro Almodóvar - così come la European Film Academy, che ha deciso di celebrare l'inizio del suo 30° anniversario presentando questa opera al Festival di Berlino, per ribadire la campagna a favore della liberazione di Oleg Sentsov.
SCHEDA FILM
Regia: Askold Kurov
Fotografia: Askold Kurov
Musiche: Sorin Apostol
Montaggio: Michal Leszczylowski
Durata: 75
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: MARX FILM, MESSAGE FILM, IN COPRODUZIONE CON ÈESKÁ TELEVISE
NOTE
- REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON POLISH FILM INSTITUTE.
- PRESENTATO AL 67. FESTIVAL DI BERLINO (2017) NELLA SEZIONE 'BERLINALE SPECIAL'.