The Sky Crawlers

Sukai kurora

In Concorso i Kildren di Mamoru Oshii, piloti-bambini nel war game degli adulti: buone le evoluzioni aeree in CGI, assenti quelle psicologiche

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GIAPPONE 2008
I 'Kildren' sono un esercito di giovani piloti, geneticamente modificati per non invecchiare e destinati a vivere un'eterna adolescenza, addestrati per combattere in un War Game organizzato dagli adulti. I Kildren vivono cercando di assaporare intensamente tutto quello che la loro precaria esistenza offre loro quotidianamente, consapevoli che ogni giorno potrebbe essere l'ultimo.
SCHEDA FILM

Regia: Mamoru Oshii

Soggetto: Hiroshi Mori - romanzo

Sceneggiatura: Chihiro Itou - adattamento

Fotografia: Hisashi Ezura

Musiche: Kenji Kawai

Montaggio: Junichi Uematsu

Scenografia: Kazuo Nagai

Effetti: Hisashi Ezura

Durata: 122

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Tratto da: romanzo di Hiroshi Mori

Produzione: NTV, PRODUCTION I.G.

Distribuzione: TBA

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 65. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2008).
CRITICA
"Ha risollevato occhi e cuore 'The Sky Crawlers', firmato da un altro big dell'animazione nipponica, quel Mamoru Oshii che ci ha regalato in passato il capolavoro 'Ghost in the Shell'. Ribadendo la possibilità di trasfigurare la riflessione morale e storica con l'elisir stilistico di una miracolosa computergrafica, il film racconta di uno strano mondo futuro, in cui la pace è stata imposta e la guerra ridotta al rango di show. Al di là della trama tra l'azione e il mystery, c'è da proclamare che l'impatto visivo delle battaglie aeree non teme confronti con qualsiasi kolossal della storia del cinema". (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 4 settembre 2008)

"Si sperava che Oshii volasse più alto. Il genio dell'animazione giapponese un tempo compagno di lavoro di Hayao Miyazaki e che influenzò pesantemente 'Matrix' con la saga 'Ghost in the Shell', esce con le ossa rotte dal duello con l'ex amico. 'Sky Crawlers' è un noiosissimo cartone di guerra aerea con spunti fantascientifici. (...) Il film non decolla mai tanto è prolisso, fiacco visivamente (gli scontri in cielo? Ridateci 'Guerre Stellari' e 'Top Gun'), banale nei dialoghi e pure autoparodico. Al termine di un eterno monologo della comandante Yuichi che rispiega i concetti di guerra-gioco ineluttabile e kildren-replicanti dopo che avevamo capito già tutto 40 minuti prima, il prode catatonico Kannami le risponde serio: 'E' stata una conversazione stimolante. Grazie'. Alcuni bambini di Andersen alla proiezione stampa della critica prorompono in una risata liberatoria. Anche maestri come Oshii, a volte, diventano re nudi". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 settembre 2008)

"Dopo 'Ponyo' è arrivato, annunciato come capolavoro 'The Sky Crawlers' (gli assaltatori del cielo, in senso lato) di Mamoru Oshii, che si rivolge a un pubblico adolescente. Lo sfondo è un presente alternativo (Ucronia), dove gli Stati Uniti si sono tenuti fuori dall'Europa, ma fra Belgio e Polonia si combatte una guerra aerea, con velivoli a elica (i motori a reazione non sono stati ideati), fra compagnie private europee e giapponesi. Con 'The Sky Crawlers' l'adulto s'annoia meno che con 'Ponyo', ma s'annoia lo stesso". (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 4 settembre 2008)

"Raccontato con una specie di inquietante calma narrativa e disegnato con un tratto ugualmente inquietante nella sua mancanza di differenze sessuali tra ragazzi e ragazze, il film sembra a tratti lo specchio di una gioventù sottomessa e rassegnata e a tratti l'ennesima variazione sul fascino mortifero dell'autodistruzione che da decenni inquina l'animo giapponese". (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 4 settembre 2008)

"Le scene di battaglia hanno una grafica raffinatissima e sembrano vere, quelle intimiste sono di grande poesia". (Alberto Crespi, 'L'Unità', 4 settembre 2008)

"Un lavoro tecnicamente mirabolante, dallo spirito profondamente adulto, maturo. Le straordinarie e chiassose battaglie aeree dei kildren si alternano ai dolorosi dialoghi di questi Peter Pan condannati ad essere eroi senza diventare mai esseri umani. Che combattono una guerra a misura di televisione i cui contendenti sono due multinazionali private alle quali la politica ha delegato l'suo della violenza bellica, fatto molto poco futuribile ma già in corso in Iraq". (Aldo Lastella, 'la Repubblica', 4 settembre 2008)

"Disegno bello, nonostante i soliti occhi rotondi, capelli neri lisci, facce immobili; e bella storia". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 4 settembre 2008)

"Una combinazione genetica permette la fabbricazione di ragazzini militari che mettono in scena battaglie vere per un'umanità bisognosa di disastri. (...) Oshii è tenuto tra i migliori autori d'animazione. Qui resta anche il bisogno, a un certo punto, di passare ad attori veri". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 4 settembre 2008)