Una giovane donna inizia a preoccuparsi quando viene a sapere che il suo fidanzato ha iniziato ad appassionarsi a una oscura sottocultura che circonda una misteriosa videocassetta che ordina a chi la guarda di suicidarsi sette giorni dopo averla vista. La ragazza si sacrifica per salvare il fidanzato e nel farlo fa una terribile scoperta: esiste un "film nel film" che ancora nessuno ha mai visto prima d'ora...
SCHEDA FILM
Regia: F. Javier Gutiérrez
Attori: Matilda Lutz - Julia, Alex Roe - Holt, Johnny Galecki - Gabriel, Aimee Teegarden - Skye, Bonnie Morgan - Samara, Vincent D'Onofrio - Burke, Zach Roerig - Carter, Chuck Willis - Blue, Patrick R. Walker - Jamal, Laura Wiggins - Faith, Lizzie Brocheré - Kelly, Drew Grey - Sam, Kayli Carter - Evelyn, Jill Jane Clements - Karen Styx, Adam Fristoe - Chris, Randall Taylor - Padre di Holt
Soggetto: Kôji Suzuki - romanzo, David Loucka, Jacob Estes
Sceneggiatura: David Loucka, Jacob Estes, Akiva Goldsman
Fotografia: Sharone Meir
Musiche: Matthew Margeson
Montaggio: Steve Mirkovich, Jeremiah O'Driscoll
Scenografia: Kevin Kavanaugh
Costumi: Christopher Peterson
Effetti: Atomic Fiction
Durata: 102
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: ARRI ALEXA
Tratto da: romanzo "The Ring" di Kôji Suzuki e sul film ''The Ring'' di The Ring/The Spiral Production Group
Produzione: PARKES+MACDONALD, IMAGE NATION
Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2017)
Data uscita: 2017-03-16
TRAILER
CRITICA
"Piacerà perché una volta tanto, il protagonista non è il solito incauto giovane cretino che vuol giocare col fuoco, ma una bella giovane coraggiosa e appassionata che si tuffa nelle visioni omicide non per curiosità morbosa, ma per salvare il suo ragazzo. E ha lo splendido viso di Matilda Lutz." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 marzo 2017)
"Riecco Samara, con il suo Vhs mortale. (...) Gli spaventi sono ridotti al minimo; invece di un horror, siamo alle prese con un thriller e pure di bassa lega. Nella storia, la maledizione dura una settimana. Per lo spettatore, fortunatamente, solo 100 minuti." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 23 marzo 2017)