Un gruppo armato di ispirazione nazista non esita a contaminare, in nome della propria ideologia,una regione del Montana con un virus mortale. Fortuna vuole che proprio in quella zona lavori Wes McClaren, un ex immunologo dell'esercito che ha preferito lasciare il suo lavoro per fare il medico condotto.
TRAMA LUNGA
Nella cittadina di Ennis, nel Montana, è scoppiata un'epidemia causata da un virus orribile di cui non si riesce a trovare l'antidoto. A fronteggiarsi ci sono il dott. Wesley McLaren, che vive con al figlia Holly di otto anni (la madre è morta), e Floyd Chisolm, un duro a capo della milizia locale, che addossa al governo la responsabilità del virus. Wesley e Floyd parlano a lungo, e Floyd dice che gli uomini della milizia sono gli unici veri patrioti in grado di portare la sicurezza. Wes rivela di aver trovato la cura contro il virus, tramortisce Floyd e fugge con Holly. Mentre si allontana dalla città, Wesley è preso da convulsioni e sviene. Disperata, Holly corre al fiume, raccoglie fiori bianchi e rossi e, dopo aver preparato l'infuso, forza il padre a berlo. Wesley si riprende e comunica via radio la cura ai militari. Poco dopo arriva la squadra speciale antirischio biologico e comincia a raccogliere i fiori. Wesley e Holly tornano verso la città, insieme ad Ann, la ragazza indiana che aveva rivelato la ricetta dei fiori, e a suo nonno. Ann corre incontro a Wesley e finalmente lo abbraccia sotto una nevicata di fiori rossi e bianchi che ricoprono tutte le strade.
SCHEDA FILM
Regia: Dean Semler
Attori: Steven Seagal - Weslwy Mcclaren, L.Q. Jones - Frank, Camilla Belle - Holly, Gailard Sartain - Floyd Chilsom, Silas Weir Mitchell - Pogue, Dan Beene - Richrd Bach
Soggetto: M. Sussman
Sceneggiatura: M. Sussman, John Kingswell
Fotografia: Stephen F. Windon
Musiche: Stephen Edwards
Montaggio: Derek Brechin
Scenografia: Eve Cauley
Durata: 91
Colore: C
Genere: AZIONE
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: LIBRO "THE LAST CANADIAN" DI WILLIAM HEINE
Produzione: BALDWIN/COHEN PRODUCTIONS, INTERLIGHT PICTURES
Distribuzione: MEDUSA
CRITICA
"Assurdo seppur movimentato thriller avventuroso-farmacologico, ridicolo nelle parentesi scientifiche e oltranzista nelle becere smanie guerrafondaie. La preoccupante fissità dello sguardo di Steven Segal lascia supporre che la laurea in medicina gliel'abbiamo rilasciata gli stessi che gli hanno dato la patente d'attore". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 13 aprile 2001)