TRAMA BREVE
Il titolo si riferisce all'amore duraturo, e secondo le esigenze personali. I personaggi sono tutti coinvolti in intricati legami. il motore della storia è la sedicenne protagonista, che si innamora seriamente di un giovane che, però , è l'amante del fratellastro gay della ragazza. Un personaggio che ricorda quello di "In & Out", film che presenta sitauzioni e una morale analoghe.
TRAMA LUNGA
Dedee Truitt, sedici anni, lascia la casa in Louisiana e va a vivere dal fratellastro Bill, insegnante d'inglese, scrupoloso, tranquillo e gay. Bill vive in una cittadina dell'Indiana, è rimasto solo e ricco dopo che il suo amante è morto di AIDS e ora sta cercando di rifarsi una vita con Matt, un nuovo ragazzo. Lucia, sorella dell'amante morto e sessualmente repressa, è diffidente verso Dedee e cerca di proteggere Bill. Succede infatti che Dedee, attratta da Matt, seduce il ragazzo e lo convince a non essere più gay. Poco dopo Dedee rivela di essere incinta di Matt e quindi lo convince a rubare 10mila dollari a Bill e a scappare insieme a Los Angeles. A complicare le cose ci si mette Jason l'ex amante che Matt aveva lasciato e che ora fa scoppiare uno scandalo nella scuola dove insegna Bill, costringendo Bill e Lucia ad una ricerca disperata di Matt e Dedee per scagionarlo. Lo sceriffo Carl li insegue e finisce per innamorarsi di Lucia. Nasce il bambino di Dedee e Lucia è incinta di Carl. Presi e processati i fuggiaschi, Matt viene assolto, Dedee va in prigione per sei mesi. Scontata la pena, Dedee lascia la casa di Bill e si mette sulla strada a fare l'autostop. Guardando verso la m.d.p. dice: "Dopo quell'estate non sono più stata la stessa".
SCHEDA FILM
Regia: Don Roos
Attori: Christina Ricci - Dedee Truitt, Martin Donovan - Bill Truitt, Lisa Kudrow - Lucia Delury, Lyle Lovett - Sceriffo Carl Tippet, Johnny Galecki - Jason Bock, Ivan Sergei - Matt Mateo, William Lee Scott - Randy Cates, Magan Blake - Bobette, Colin Ferguson - Tom Delury, Dan Bucatinsky - Timothy, Heather Fairfield - Jennifer
Soggetto: Don Roos
Sceneggiatura: Don Roos
Fotografia: Hubert Taczanowski
Musiche: Mason Daring
Montaggio: David Codron
Scenografia: Michael Clausen
Durata: 97
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: RYSHER ENTERTAINMENT
Distribuzione: LUCKY RED - COLUMBIA
NOTE
REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1999
CRITICA
"E' vero che Roos gioca al gioco del metacinema: la narratrice commenta, replica o contraddice quel che ci dà a vedere; interpella direttamente lo spettatore; fa addirittura sdoppiare lo schermo, invitandoci a seguire la scena che preferiamo. Anche qui, tuttavia, è la parola a fare la parte del leone. Una parola dopo l'altra, 'The Opposite of Sex' spazza via tutta la 'correctness' sulla pedofilia (è la ragazzina la seduttrice), si fa beffe dei politicamente corretti (Lucia) e dà materia di scandalo a chi abbia voglia di scandalizzarsi". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 14 novembre 1998)
"Una commedia sessofisticata - che fa intuire dietro un vuoto esistenziale grande come una casa ma non lo fa pesare - con un cast perfetto al millesimo socio psicologico, con battute e battutacce e un incrocio di affetti repentini, casuali, magari improbabili, come accade nella vita. Si parla e si sparla volentieri di tutto, anche dei presidenti". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 novembre 1998)
"Dirige e sceneggia Don Ross che aveva già dato prova della sua mollezza con il remake dei 'Diabolici', con Sharon Stone. Irrefrenabile protagonista, invece, è la Ricci, una potenza di fotogenia, invadente e vitale. E' lei che alla fine spiega il titolo: ciò che desidera veramente è l'opposto del sesso, una relazione duratura e sentimentalmente impegnata". (Silvio Danese, 'Il giorno', 14 novembre 1998)
"Come altri film di questo scorcio di secolo, 'The Opposite of Sex' ruota sul tema della confusione affettivo-sessuale e della paradossale voglia di famiglia che cova nella nostra disgregata società. Quella tradizione, ottocentesca, borghese è stata smantellata? Non importa, eccola risorgere dalle ceneri in formule più o meno anomale : come nel lieto finale di questa commedia che il regista esordiente Dan Roos ha più spiritosamente dialogato che diretto. Ma la Ricci come è facile immaginare incarna DeDee con incantevole grinta". (Alesandra Levatesi, 'La Stampa', 16 novembre 1998)