THE MIRACLE MAKER

GRAN BRETAGNA 1999
Una nuova ed originale versione cinematografica della vita di Gesù Cristo. Le vicende - che riguardano la storia dell'uomo che 2000 anni fa cambiò la storia del mondo - sono note, questa volta cambia la tecnica narrativa.

TRAMA LUNGA
Ecco Gesù al lavoro a Sefforis, città dell'alta Galilea nell'anno 90 dell'era romana. Dopo la sua predicazione, ecco la narrazione della Passione e della Pasqua, fino all'Ascensione: una vicenda che è accaduta duemila anni addietro, ma è ancora attuale e dai significati universali. Ad osservare questi avvenimenti destinati a cambiare la storia del mondo c'è la piccola Tamara, testimone innocente e quasi involontario.
SCHEDA FILM

Regia: Stanislav Sokolov, Derek W. Hayes

Soggetto: Murray Watts

Sceneggiatura: Murray Watts

Musiche: Anne Dudley

Montaggio: John Richards, William Oswald

Costumi: Anna Baibakova, Eugenia Bogoljubova

Effetti: Richard Bain

Durata: 85

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Produzione: NAOMI JONES

Distribuzione: DALL'ANGELO PICTURES, RAI - INDIPENDENTI REGIONALI (2000)

NOTE
- PER LA FOTOGRAFIA GLI EFFETTI VISUALI DIGITALI SONO DELLA DIGITAL FILM LTD MOVING PICTURE COMPANY
- NELL'EDIZIONE ORIGINALE LE VOCI SONO: JULIE CHRISTIE PER RACHELE; RALPH FIENNES PER GESU'; WILLIAM HURT PER GIAIRO; MIRANDA RICHARDSON PER MARIA MADDALENA.
CRITICA
"The Miracle Maker ha il merito di non cercare il confronto impossibile, di non puntare su un'irraggiungibile originalità espressiva. La sua innovazione è tecnica, con la vicenda base in model animation intrecciata al cartoon tradizionale delle digressioni narrative (flashback, parabole, sogni); e dunque anche di sostanza, perché il Duemila ci regala finalmente - dopo i Jesus hippy degli anni 70, i Gesù tentati dalla normalità degli 80 e quelli new age dei 90 - un Cristo virtuale, svincolato perfino da urgenze ideologiche e pruriti metatestuali. Non nuovo, ma funzionale alle esigenze di linearità, l'espediente procedurale che rende omogeneo l'insieme: lo sguardo limpido della figlia di Giairo, Tamara (nome d'invenzione, in omaggio ai coproduttori russi, per un personaggio citato genericamente nei testi sacri), lega gli episodi, superando l'anarchia espositiva della pagina evangelica. Sarà qualunquismo (est)etico: ma in un cinema in cui tutti riscrivono tutto, spacciandolo per nuovo, in cui molti mascherano con l'effetto le voragini creative, ci deve essere spazio anche per un piccolo film che non mente sulla sua natura didattica e sulla volontà di raccontare una volta ancora la 'più grande storia mai raccontata'...." (Enrico Danesi, 'Duel', 18 maggio 2000)