Leonard Marnham, un tecnico dei telefoni inglese, arriva a Berlino un giorno del 1955, convocato dal governo di Sua Maestà Britannica. Non conosce il motivo della sua convocazione, sa poco della città divisa in settori. Prestato al contingente americano - che sotto la guida di Bob Glass sta imbastendo una operazione di spionaggio ai danni dei russi - Leonard si trova catapultato in un vortice che lo metterà di fronte alle esperienze più sublimi e più tragiche che un uomo possa fare. Conoscendo Maria - una affascinante ragazza tedesca in procinto di divorziare da un marito violento - Leonard scopre l'amore. Attraverso il rapporto con Glass - anch'egli innamorato di Maria - scopre la durezza e la disciplina per non soccombere in una città che vive nelle rivalità ideologiche e nel sospetto. L'operazione "Gold" consiste nella installazione di intercettatori nei cavi telefonici russi. L'installazione dei congegni di spionaggio è affidata a Leonard. Il brutale marito di Maria, Otto, mezzo ubriaco, minaccioso, gli propone un cinico scambio: il divorzio a Maria contro informazioni sull'operazione "Gold" e soldi: Leonard minaccia di chiamare la polizia. Otto lo aggredisce. Si scatena una colluttazione. Maria corre in suo soccorso e colpisce Otto al cranio; con un piede di ferro, uccidendolo. I due innamorati diventano due povere larve infelici. Prevale la tesi di Maria: fare a pezzi il cadavere, metterlo dentro due casse per gli strumenti di lavoro ... E' una tragedia che divora anche l'amore di Leonard e Maria. Sbarazzarsi delle due valigie è un incubo. Poi Glass incrocia Leonard in strada, riconosce le casse dei registratori, e lo aiuta a caricarle in macchina per riportarle al loro posto. I russi hanno scoperto il tunnel. Maria racconta tutto a Glass e gli chiede aiuto per Leonard, facendo appello al sentimento che lui nutre per lei. Glass acconsente ad aiutare Leonard a ripartire per Londra. Leonard è sollevato per il fatto che il cadavere è ora finito in mano ai russi che hanno fatto irruzione nel tunnel, ma Glass gli dice che questi hanno consegnato le due valige alla polizia della Germania Occidentale, che sta già cercando l'assassino. Leonard non vuole partire senza rivedere Maria e Glass gli dice che Maria lo raggiungerà all'aeroporto. E così, infatti, avviene. Ma Maria è venuta per dirgli addio. La sua vita è ormai legata a Glass: tanto le è costata la salvezza di Leonard. E dopo 34 anni, davanti al muro che sta per essere abbattuto, Leonard e Maria - ora vedova e madre di tre figli di Glass - si rincontrano. Per rammaricarsi del loro grande amore perduto, delle loro vite sconvolte da una tragedia più grande di loro.
SCHEDA FILM
Regia: John Schlesinger
Attori: Anthony Hopkins - Bob Glass, Isabella Rossellini - Maria, Campbell Scott - Leonard, Ronald Nitschke - Otto, Hart Bochner - Russell, Dana Golombek - Charlotte, Meret Becker - Ulrike, Richard Durden - Black, James Grant - Mac Namee, Corey Johnson - Lou, Lena Lessing - Jenny, Jeremy Sinden - Lofting
Soggetto: Ian McEwan
Sceneggiatura: Ian McEwan
Fotografia: Dietrich Lohmann
Musiche: Gerald Gouriet
Montaggio: Richard Marden
Scenografia: Luciana Arrighi
Costumi: Ingrid Zoré
Effetti: Adolf Wojtinek
Durata: 111
Colore: C
Genere: SPIONAGGIO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: romanzo di Ian McEwan
Produzione: WORLD FILMS - NORMA HEYMAN, CHRIS STEVERNICH, WIE-LAND SCHULZ-KEIL
Distribuzione: LIFE INTERNATIONAL
NOTE
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1993.
CRITICA
"Sceneggiato dallo stesso McEwan, il film di John Schlesinger rispecchia il contenuto del libro con qualche variante. Per esempio è omesso l'intero capitolo XVIII, dopo che lui e lei hanno issato il corpo sul tavolo e tirato fuori una sega: sullo schermo, durante l'orrenda macellazione, la macchina da presa vagola qua e là per il cortile ritagliandosi personaggini e scenette di colore. Per il resto Schlesinger ha fatto un buon lavoro accurato nell'ambientazione tedesca. Tra gli interpreti il migliore è il giovane Campbell, che sembra ispirarsi nella sua inquieta normalità a quella frase del libro in cui, rivolgendosi a un'immaginaria corte d'assise, il personaggio dice: 'Sì, sono un assassino, ho fatto a pezzi un cadavere, ho mentito e tradito. Ma non sono affatto diverso da voi, non sono un criminale e ho sempre agito scegliendo la strada del male minore'. Il grande Hopkins appare invece in difficoltà nella situazione che nel libro avviene fuori scena, in cui offre i suoi servigi a Maria e scoprendosene innamorato fa brillare addirittura una lacrima: troppo anche per un attore del suo calibro." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 27 dicembre 1993)
"Alla base, un romanzo di Ian McEwan, 'Lettera a Berlino', sceneggiato dal suo stesso autore. Lo ha tradotto per lo schermo John Schlesinger privilegiando sull'avventura e i temi di spionaggio il rapporto sentimentale fra Leonard e Maria che, pur rischiando, al momento di concludersi, temi quasi truculenti, con pagine addirittura efferatissime - c'è perfino un cadavere tagliato a pezzi e rinchiuso in due valigie - riesce a proporsi, grazie al suo tocco, con modi soprattutto intimi e raccolti anche se le emozioni calde e i sentimenti forti trovano sempre il loro spazio." ('Il Tempo', 31 dicembre 1993)
"Semplificato, fin troppo ripulito dalle ambiguità dei personaggi e - soprattutto- dalle incertezze del protagonista, 'The Innocent' soffre del timore di non essere compreso, ha un andamento perplesso, è rigido e meccanico negli snodi narrativi, tanto da sembrare costruito esclusivamente in funzione di un clima. risolto poi in gran fretta. Quanto a Isabella Rossellini, una Maria trepidante e doppiata, il ruolo di donna offesa nel corpo e votata all'iniziazione erotica non è poi così lontano da ' Velluto blu' di Lynch. Ma nel prefinale c'è un suo omaggio a mamma Ingrid Bergman in 'Casablanca'. A voi scoprirlo." (Stefano Martina, 'Il Messaggero', 4 gennaio 1994)