In un esclusivo college inglese quattro studenti, due ragazzi e due ragazze, scompaiono misteriosamente. Liz è l'unica ragazza che viene ritrovata viva, ma è tanto traumatizzata da non riuscire più a distinguere la realtà dalla fantasia. L'unica cosa che ricorda chiaramente è il buio terribile del "buco" in cui è rimasta intrappolata. Ma cosa è realmente successo? A questa domanda cercherà di trovare una risposta la psicologa a cui Liz parlerà della sua cotta per Mike, il figlio di una rockstar e dell'amore che Martin, genio del computer, nutriva per lei.
SCHEDA FILM
Regia: Nick Hamm
Attori: Thora Birch - Liz, Keira Knightley - Frankie, Desmond Harrington - Mike, Laurence Fox - Geoff, Daniel Blocklebank - Martin, Embeth Davidtz - Philippa, Steven Waddington - Dcs Howard
Soggetto: Guy Burt
Sceneggiatura: Ben Court, Caroline Ip
Fotografia: Denis Crossan
Musiche: Clint Mansell
Montaggio: Niven Howie
Scenografia: Eve Stewart
Costumi: Verity Hawkes
Effetti: Graham Longhurst, Hypnosis VFX Ltd.
Altri titoli:
SECLUDED EMPTY SPACE
AFTER THE HOLE
Durata: 102
Colore: C
Genere: THRILLER
Tratto da: LIBERAMENTE TRATTO DAL ROMANZO DI GUY BURT "AFTER THE HOLE"
Produzione: COWBOY FILMS - GRANADA FILM PRODUCTIONS - IMPACT PICTURES - FILM COUNCIL - LE STUDIO CANAL+ - PATHE' PICTURES
Distribuzione: NEXO
Data uscita: 2001-08-31
CRITICA
"Gioco di scatole cinesi con un'interessante raffigurazione dell'amoralità che pervade le nuove generazioni borghesi. La tensione è tutta concentrata tra i risvolti preoccupanti della psiche di Liz, dietro uno sguardo che fa presagire qualcosa di inevitabilmente malefico. Brava Thora Birch, che dopo 'American Beauty' si riconferma attrice promettente. Convince meno la struttura dell'intreccio: dalla sceneggiatura con alcune incongruenze alla mancanza di una suspense che derivi veramente dalle immagini, non dalle dichiarazioni d'intenti". (Mauro Gervasini, 'Film Tv', 9 settembre 2001)
"Condotto attraverso flashback più o meno menzogneri, lo spettatore si lascia intrigare nella ricerca della verità; peccato che, quando la verità arriva, sia così improbabile da farlo sentire preso in giro. E' evidente che per la produzione, tutta attenta a realizzare un film per teenager neocinico e di 'tendenza', la coerenza del racconto era l'ultima delle preoccupazioni". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 settembre 2001)