Il 17enne Dane e il suo fratellino di 10 anni Lucas si sono appena trasferiti in un nuovo quartiere. Insieme a Julie, la loro vicina di casa, scoprono nella cantina della loro casa una misteriosa botola che conduce nei meandri oscuri e terrificani delle loro paure e dei loro incubi.
SCHEDA FILM
Regia: Joe Dante
Attori: Chris Massoglia - Dane Thompson, Nathan Gamble - Lucas Thompson, Haley Bennett - Julie Campbell, Teri Polo - Susan, Paul Hooson - Jester, Bruce Dern
Sceneggiatura: Mark L. Smith
Fotografia: Theo van de Sande
Musiche: Javier Navarrete
Montaggio: Marshall Harvey
Scenografia: Brentan Harron
Arredamento: Debra Combs - seconda unità
Costumi: Kate Main
Durata: 98
Colore: C
Genere: THRILLER
Specifiche tecniche: 3D
Produzione: BOLD FILMS, BENDERSPINK
Distribuzione: MEDUSA (2010)
Data uscita: 2010-06-11
TRAILER
NOTE
- PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 66MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009), HA RICEVUTO IL PREMIO PERSOL COME MIGLIOR FILM 3-D STEREOSCOPICO DELL'ANNO.
CRITICA
"Il pozzo nero degli incubi infantili, anche quelli più concreti e sessuali, che bisogna imparare a guardare fissi negli occhi. La 'mano di Orlac', quella che Peter Lorre non riusciva a controllare nel famoso horror del '35, ti può annientare, trasformare in un killer da Iraq o Afghanistan. O può diventare - virtuosisticamente padroneggiata - la spinta alla maturità, alla conquista della 'focale' adulta, del 3D esistenziale... Certo siamo nel mondo delle fiabe antiche, ma con una coscienza visuale adeguata ai corpi ibridi e video-giocanti, che hanno esperienze ottiche e tattili di profondità di campo e focali corte... Insomma per Joe Dante il cinema è un'attrezzatura tecnologicamente sofisticata di lotta biopolitica che si fonda su una superficie, chimica o numerica, differentemente oscura, è un rapporto 'dark su dark', come nei quadri di Malevic o all'interno del tubo di scappamento dell'auto che apre, in primissimo piano, questo teen-horror. Tecnologia più energetica dei Kellog's, quando entra in contatto con l'altro buco nero, la coscienza umana che paga il biglietto, entra in metamorfosi e diventa spettatore, critico o distratto. In questa esperienza visuale, assorbendo le paure e i desideri, consci, inconsci e trans, tirati fuori dal ripostiglio psico-cinefilo di questo regista colto e mai esibizionista (...) possono avvenire, infatti, connessioni ardite, appassionanti, comiche e perverse. Viaggi speciali tra gli effetti concettuali e emozionali più incandescenti e liberatori." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 11 giugno 2010)
"Titolo vecchio, film nuovo cui le 3D non aggiungono nulla all'architettura di un horror imbastito su inconscio, paura e conflitti padre figlio. (...) Joe Dante, stavolta senza humour, allaccia il film di paura col teenagers movie trovando solo alla fine crudeltà visive che reggono il peso analitico di una storia in cui l'americano medio giace sotto l'incubo della realtà confezionata da mr. Bush e compagni." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 giugno 2010)