In un futuro distopico, in cui un virus ha trasformato la maggior parte delle persone in esseri senza coscienza che si nutrono di carne umana, una scienziata e un'insegnate affronteranno un terribile viaggio per la sopravvivenza insieme a una ragazza molto special di nome Melanie.
SCHEDA FILM
Regia: Colm McCarthy
Attori: Gemma Arterton - Helen Justineau, Paddy Considine - Sergente Eddie Parks, Glenn Close - Dott.ssa Caroline Caldwell, Sennia Nanua - Melanie, Fisayo Akinade - Kieran Gallagher, Anthony Welsh - Dillon, Dominique Tipper - Devani, Anamaria Marinca - Dott.ssa Selkirk, Grace McGee - Anne, Joe Lomas - Joe, Eli Lane - Kenny, Connor Pratt - Peter
Soggetto: M.R. Carey - romanzo
Sceneggiatura: M.R. Carey
Fotografia: Simon Dennis
Musiche: Cristobal Tapia de Veer
Montaggio: Matthew Cannings
Scenografia: Kristian Milsted
Costumi: Liza Bracey
Effetti: Davey Ahern, Nick Rideout, Seb Barker
Durata: 110
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: (1:1.85)
Tratto da: romanzo "La ragazza che sapeva troppo" di M.R. Carey (ed. Newton Compton)
Produzione: POISON CHEF, BFI FILM FUND, CREATIVE ENGLAND
NOTE
- SELEZIONATO AL 67. FESTIVAL DI LOCARNO (2016) NELLA SEZIONE 'PIAZZA GRANDE'.
CRITICA
"E' stata una sorpresa la decisione di Locarno - festival da sempre a vocazione più autoriale - di scegliere come apertura della sua 69 edizione uno zombie-movie. Però 'The Girl with All the Gifts' è un horror non convenzionale, un po' nella linea - per chi lo ricorda - di '28 giorni dopo' di Danny Boyle. (...) La vicenda si dipana come un classico 'survival', ma realizzato in ambienti autentici (come un ospedale abbandonato da decenni) e non truccati con gli effetti speciali, dalla campagna a una Londra post-apocalittica. Tra un attacco e l'altro dei famelici morti viventi, la ragazzina geneticamente modificata e la sua insegnante intrecciano un rapporto dai sottintesi materni; dove però è la bambina a farsi, come nella fiaba inventata da Melanie, protettrice dell'adulta più di quanto questa non lo sia di lei. (...) Sennia, sorprendentemente brava ad alternate dolcezza e ferocia nei tratti del viso (...)." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 4 agosto 2016)