Erin Bruner, un'avvocatessa, viene assunta per difendere padre Moore, il sacerdote accusato dell'omicidio di Emily Rose, una studentessa diciannovenne che, considerata posseduta dal demonio, è morta, secondo la deposizione del prelato, a causa di un esorcismo fallito...
SCHEDA FILM
Regia: Scott Derrickson
Attori: Laura Linney - Erin Bruner, Tom Wilkinson - Padre Moore, Campbell Scott - Ethan Thomas, Jennifer Carpenter - Emily Rose, Colm Feore - Karl Gunderson, Joshua Close - Jason, Kenneth Welsh - Dottor Mueller, Duncan Frazer - Dottor Cartwright, J.R. Bourne - Ray, Mary Beth Hurt - Giudice Brewster, Henry Czerny - Dottor Briggs, Shohreh Aghdashloo - Dott.ssa Adani, Mary Black - Dott.ssa Vogel, Katie Keating - Alice, David Berner, Andrew Wheeler - Nathaniel Rose, George Gordon, Jeff Johnson, Michael Jonsson, Terence Kelly, Ryan McDonald - Studente, Joanna Piros, Taylor Hill - Sorella, Bobby Stewart, Clay St. Thomas - Reporter Tv, Cori Lee Urhahn, Steve Archer - Ragazzo al bar, Aaron Douglas - Assistente procuratore distrettuale, Iris Graham - Sorella di Emily, Chelah Horsdal - Assistente procuratore distrettuale, John Innes - Professore universitario, Marsha Regis - Assistente procuratore distrettuale, Liduina Vanderspek - Donna in preghiera, Julian Christopher - Procuratore distrettuale, Marilyn Norry - Maria Rose, Lorena Gale - Giurato Forewoman, Arlene Belcastro - Donna in preghiera, Darrin Maharaj - Reporter
Soggetto: Paul Harris Boardman, Scott Derrickson
Sceneggiatura: Paul Harris Boardman, Scott Derrickson
Fotografia: Tom Stern
Musiche: Christopher Young
Montaggio: Jeff Betancourt
Scenografia: David Brisbin
Costumi: Tish Monaghan
Effetti: William H. Orr, Michael Shelton
Altri titoli:
Untitled Scott Derrickson Project
The Exorcism of Anneliese Michel
Durata: 118
Colore: C
Genere: THRILLER HORROR
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: JON RESENBERG, GARY LUCCHESI PER LAKESHORE ENTERTAINMENT, FIRM FILMS
Distribuzione: SONY PICTURES RELEASING ITALIA
Data uscita: 2005-10-07
TRAILER
NOTE
- FUORI CONCORSO ALLA 62MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2005).
- TRATTO DA UN FATTO VERAMENTE ACCADUTO NEL 1970 AD UNA RAGAZZA TEDESCA, ANNELIESE MICHEL.
CRITICA
"Il film alterna le scene tipiche del filone giudiziario con sequenze e flashback in stile horror, coniugando due generi (razionalissimo il primo, irrazionale l'altro). Malgrado alcune dichiarazioni incaute, il regista sceneggiatore mette in scena un thriller spirituale efficace, ben ambientato, interpretato da una sobria Laura Linney. Come faccia, poi, ad asserire di raccontarci una vicenda 'vera', è tutt'altro discorso: ovvio che la faccenda si ribalta da cima a fondo a seconda che lo spettatore creda a Satana, oppure no." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 settembre 2005)
"A rischio di ridicolo, Scott Derrickson, regista di 'The Exorcism of Emily Rose', afferma che le sue ispirazioni sono state Dante Alighieri e Dario Argento. Il suo film, in anteprima mondiale, ha portato ieri al Lido una ventata di dilemmi filosofico-religiosi (...) Si mescolano con ambigua abilità il dramma giudiziario e l'horror paranormale, con una forte iniezione di scene shock in cui quella che patisce è Jennifer Carpenter che ha mangiato scarafaggi, strabuzzato occhi e piegato arti senza trucchi. Il regista vuole addentrarsi nella selva oscura: 'Hollywood oggi va verso una facile trascendenza, in America la spiritualità è diventata politica'. Lei da che parte sta? 'Non voglio convincere nessuno, penso che il Diavolo esista, ma non è un film religioso, è un film che cerca risposte e rispetta i fatti'". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 settembre 2005)
"Film importante per ciò che dice, meno sulla trama, con qualche timida puntata verso l'horror. La reticenza della sceneggiatura, che concede agli scettici armi affilate, non aiuta a comprendere l'ansia che ogni essere umano si trascina nel suo personaggio. Essendo questo il tema, era doveroso affrontare il problema della fede come avrebbe fatto Ingmar Bergman. Ma Laura Linney, l'avvocato agnostico che difende il prete in tribunale, è davvero brava ed a lei è affidato il finale consolatorio." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 7 ottobre 2005)
"Un gran bel rompicapo che il regista Scott Derrickson risolve con mano ferma. Il film crede alla possessione di Emily Rose attraverso dei flashback molto chiari. Ma nonostante ciò, la pellicola può piacere molto anche a un laico grazie a una messa in scena raffinata, attori superbi e un tema scottante che riguarda tutti. Ecco spiegato il meritato successo al box office." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 21 ottobre 2005)