Jimmy Rabbitte, che vive in un quartiere popolare di Dublino, si è messo in testa di organizzare una piccola band. A suo parere, la gente povera e senza lavoro della città ha bisogno di soul. Grazie ad un annuncio sul giornale, Rabbitte comincia a selezionare disoccupati, più o meno talentosi: Dean, Fay, Outspan, l'occhialuto Steven Clifford, Deco il ciccione (istrione, ma bravo a cantare), Bllly il batterista e Joey "The lips" (un bizzarro e più anziano suonatore di tromba). In più, Natalie, Imelda e Bernie, tre vistose e grintose ragazze come trio vocale. Procuratasi l'attrezzatura necessaria, impegnando tutti nelle prove e cominciando a prodursi in pubblico in capannoni e locali popolarissimi, l'entusiasta manager riesce a trasmettere al gruppetto fuoco ed ambizioni. Questa band dilettantesca e provinciale, che sembra lanciata verso il vertice, finisce invece nel fallimento: dissapori, inconcludenza, piccole gelosie (Joey ottiene a turno i favori di Natalie, Imelda e Bernie) e rivalità minano il complesso. E' il batterista che per primo si allontana. Il sogno ambizioso di Jimmy Rabbitte evapora nel nulla. Per colpa di tutti, - ridottisi poi a cantare e suonare all'angolo delle strade o nelle balere di periferia - quel piccolo patrimonio che la band aveva nelle mani e che poteva fruttare quattrini e successo si disperde nel nulla.
SCHEDA FILM
Regia: Alan Parker
Attori: Robert Arkins - Jimmy Rabbitte, Michael Aherne - Steven Clifford, Angeline Ball - Imelda, Maria Doyle Kennedy - Natalie Murphy, Dave Finnegan - Mickah Wallace, Bronagh Gallagher - Bernie Mcgaoughlin, Felim Gormley - Dean Fay, Glen Hansard - Outspan Foster, Dick Massey - Billy Mooney, Johnny Murphy - Joey Fagan, Andrew Strong - Deco Cuffe, Colm Meaney - Padre Di Jimmy, Liam Carney - Duffy, Gerard Cassoni - Darren Rabbitte, Philip Bredin - Ray, Emily Dawson - Cantante Punk
Soggetto: Roddy Doyle
Sceneggiatura: Roddy Doyle, Dick Clement, Ian La Frenais
Fotografia: Gale Tattersall
Musiche: G. Mark Roswell
Montaggio: Gerry Hambling
Scenografia: Brian Morris
Arredamento: Karen Brookes
Costumi: Penny Rose
Effetti: Maurice Foley
Altri titoli:
Durata: 116
Colore: C
Genere: DRAMMATICO MUSICALE COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: Tratto dal libro "The Commitments" di Roddy Doyle
Produzione: 20TH CENTURY FOX FILM CORPORATION, LK-TEL VIDEO, LAURENFILM S.A., MGM HOME ENTERTAINMENT
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA (1991) - COLUMBIA, TRI STAR HOME VIDEO
NOTE
- PREMI: BRITISH ACADEMY OF FILM AD TELEVISION ARTS AWARDS 1991: MIGLIOR FILM
- IL FILM E' STATO CAMPIONE D'INCASSI IN GRAN BRETAGNA NEL 1991
CRITICA
"I giovani attori musicisti sono bravi, raccontati con allegria, pathos, vitalità, e il film musicalmente bello e travolgente è pure molto divertente". (Lietta Tornabuoni, La Stampa, 21/9/91).
"Il film è ben riuscito sia sul terreno sociologico, per come fotografa quello spicchio di realtà dublinese, sia sul piano dell'affettuosa ironia. Spiritoso e brillante, giovanilmente allegro, il film è molto felice nei ritratti dei personaggi, e amarognoli in più luoghi". (Giovanni Grazzini, Il Messaggero, 21/9/91)
"I ritratti sono tutti disegnati con molte cure". (Gian Luigi Rondi, Il Tempo, 21/9/91)
"The commitments è un film sull'importanza della musica come evasione, redenzione e comprensione di una generazione. (Maurizio Porro, Il Corriere della Sera, 26/9/91)
"Sul piano dell'armonia audiovisiva e dell'incisività narrativa, le sequenze migliori appartengono alla prima parte relativa alle selezioni e alla nascita del gruppo. Per il resto Parker conferma la sua abilità nel mascherare con un enfatico rapporto suono immagine e ruffiani miniclimax il fragile spessore psicologico dei vari personaggi". (Alberto Castellano, Il Mattino, 30/9/91).
"Più che un tema di racconto, una costruzione quadrata, Parker cerca e rinviene frammenti di vita, profili psicologici, suggestioni adolescenziali. Si affida a una tecnica narrativa che pare dettata dall'istinto. (Francesco Bolzoni, Avvenire, 6/10/91)
"Questo film non è un film solo di musica chiassosa; è un racconto corale narrato con classe e con aguzzo realismo dal regista di 'Saranno famosi'". (Franco Colombo, L'Eco di Bergamo, 27/10/91)