Quando Mae viene assunta per lavorare a The Circle, la prima azienda di tecnologia e social media del mondo, è sicura che le sia capitata l'opportunità più grande della sua vita. Man mano che fa carriera, Mae viene incoraggiata dal Fondatore della società Eamon Bailey a rinunciare totalmente alla propria privacy e a vivere la sua vita in un regime di trasparenza assoluta. Ma nessuno è veramente al sicuro quando tutti hanno la possibilità di guardare.
SCHEDA FILM
Regia: James Ponsoldt
Attori: Emma Watson - Mae Holland, Tom Hanks - Eamon Bailey, John Boyega - Ty, Karen Gillan - Annie, Ellar Coltrane - Mercer, Patton Oswalt - Tom Stenton, Glenne Headly - Bonnie, Bill Paxton - Vinnie, Ellen Wong - Renata, Elvy Yost - Sabine, Nate Corddry - Dan, Poorna Jagannathan - Dott. Villalobos, Fred Koehler - Kevin, Eve Gordon - Senatrice Williamson, Amir Talai - Matt, Mamoudou Athie - Jared, Nicola Bertram - Fiona Highbridge, Lauren Baldwin - Gretchen, Judy Reyes - Santos, Smith Cho - Gina, Julian von Nagel - Julian, Beck - Se stesso, Amie McCarthy-Winn - Marion
Soggetto: Dave Eggers - romanzo
Sceneggiatura: James Ponsoldt, Dave Eggers
Fotografia: Matthew Libatique
Musiche: Danny Elfman
Montaggio: Lisa Lassek
Scenografia: Gerald Sullivan
Arredamento: Rosemary Brandenburg
Costumi: Emma Potter
Effetti: Matthew Bramante, Varun Hadkar, Locktix, Base FX
Durata: 110
Colore: C
Genere: THRILLER FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: RED EPIC DRAGON
Tratto da: romanzo "Il cerchio" di Dave Eggers (ed. Mondadori)
Produzione: GARY GOETZMAN, ANTHONY BREGMAN, JAMES PONSOLDT PER PLAYTONE, LIKELY STORY, 1978 FILMS
Distribuzione: ADLER ENTERTAINMENT/GOOD FILMS (2017)
Data uscita: 2017-04-27
TRAILER
CRITICA
"(...) un thriller (...) modesto e prevedibile, con divisione manichea dei ruoli morali. Diciamo che il tema della disparità fra la trasparenza e la privacy è forte, fortissimo, attuale e attualissimo, ma lo svolgimento pecca di uno schema noto e la soluzione si fa troppo semplicistica cadendo nel lieto fine come una pallina del flipper. Tom Hanks è nel momento vintage della carriera: ma come si fa ad odiarlo dopo tanti bravi ragazzi? Watson è l'ingenua di turno, che vede la vendetta nella comunicazione globale dell'umanità, nella società monitor come tanta fantascienza e tanto cinema hanno immaginato già prima dei social." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 27 aprile 2017)
"Si dice sempre che la grande abilità di Hollywood sia produrre anticorpi critici e autocritici. Vero, ma ogni tanto fa spazientire la lezione sulla pericolosità di fenomeni e tendenze che lo stesso sistema americano ha prodotto e potentemente contribuito a diffondere, spesso avvelenando il mondo. Questa volta i social media (dall'omonimo romanzo di Dave Eggers ). (...) Piatto, didascalico, manicheo, semplicistico." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 27 aprile 2017)
"Come previsto da George Orwell, la minaccia dell'occhio onnisciente di un Grande Fratello che tutto vede è una realtà alle porte, e i «social» rischiano di diventare i cavalli di Troia dei futuri tiranni. (...) Il tema, come si vede, è tanto attuale quanto allarmante, ma il regista e sceneggiatore James Ponsoldt non riesce a svilupparlo in una maniera drammaturgicamente stimolante. Tutto risulta ovvio, c'è un'aria di già visto; e se Hanks come al solito è perfetto, l'interpretazione della Watson risulta stucchevole e inerte, proprio come il film." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 27 aprile 2017)
"Thriller fanta-socio-politico, 'The Circle' si ispira all'omonimo best-seller di Dave Eggers mettendo a fuoco la malsana convergenza tra le profezie orwelliane e le attualità Social, con un feroce monopolio a governare il 'monstre'. Peccato il film non abbia ben sfruttato le potenziali pieghe dramma-narrative del caso." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 27 aprile 2017)
"Piacerà a chi ha letto o sentito parlare del romanzo di David Eggers. Che ha proposto angosciosi interrogativi simili a quelli sollevati a suo tempo dal '1984' di Orwell. Né il libro né il film centrano forse i bersagli, ma l'angoscia c'è e non ti molla per quasi due ore." (Giorgio Carbone, 'Libero', 27 aprile 2017)
"Spunto attuale e interessante, ma solo un masochista potrebbe guardare, per più di cinque minuti filati, la monoespressiva Emma Watson." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 27 aprile 2017)
"Il filone del neoguru-neofascista è ormai ampio ('Synapse', 'Ex Machina', 'Transcendence', 'Kingsman Secret Service'). Il film di Ponsoldt non aggiunge molto anche se Hanks è, come sempre, uno spettacolo. Emma Watson, invece, no." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 aprile 2017)