THE BELLE STARR STORY

ITALIA 1968
Per sottrarsi al matrimonio con un vecchio, impostole dal padre per ambizioni politiche, Myrabelle Shelley abbandona la propria casa e, assunto il nome di Belle Starr, si associa a Col, suo amico d'infanzia, dedicandosi con lui al furto dei cavalli. Successivamente, saputo che suo padre vuol far impiccare una giovane indiana, Jessica, che ha osato resistergli, Belle interviene giusto in tempo per sottrarre la ragazza ai suoi carnefici. Durante la sparatoria che ne segue, Col, intervenuto in difesa di Belle, le uccide il padre. Rimasta sola, dopo che Jessica per un equivoco ha ucciso Col, Belle conosce, durante una partita a poker, un giovane fuorilegge, di nome Larry, che le propone di associarsi a lui per rubare un milione di dollari in gioielli, custoditi dagli uomini della Pinkerton. Belle rifiuta e, assoldata una banda di galeotti, tenta di rubare i gioielli. Ma Larry è in agguato, pronto a portar via a Belle il suo bottino: gli uomini della Pinkerton, però, hanno scoperto il furto e Larry cade nelle loro mani. Belle, allora, decide di intervenire e, riconsegnati i gioielli agli agenti, ottiene la libertà di Larry con il quale si allontana per continuare la sua vita errabonda.
SCHEDA FILM

Regia: Piero Cristofani

Attori: Eugene Walter, Vladimir Medar, Elsa Martinelli, Dan Harrison, Orso Maria Guerrini, Remo De Angelis, Bruno Corazzari, Robert Woods, Francesca Righini - Jessica, Luigi Montefiori

Soggetto: Piero Cristofani

Sceneggiatura: Lina Wertmüller, Piero Cristofani

Fotografia: Sandro D'Eva

Musiche: Charles Dumont

Montaggio: Renato Cinquini, Renato Cinquini

Altri titoli:

IL MIO CORPO PER UN POKER

Durata: 103

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR-PANORAMICO

Produzione: MERCURFIN ITALIANA

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
LA VICENDA NARRATA NEL FILM, CHE PRENDE SPUNTO DA FATTI REALI, FU PORTATA SULLO SCHERMO GIA' NEL 1941 DA IRVING CUMMINGS (LA RIBELLE DEL SUD).
LINA WERTMULLER HA FIRMATO LA SCENEGGIATURA CON LO PSEUDONIMO GEORGE BROWN, MENTRE PIERO CRISTOFANI HA USATO IL NOME NATHAN WICH.
CRITICA
"La vicenda è imperniata sulla figura di una donna senza complessi d'inferiorità nei riguardi degli uomini. E' la piccola novità di questo western; per il resto, gli ingredienti sono i consueti". ("Segnalazioni Cinematografiche").