Guy Maddin - soprannominato il David Lynch canadese - è indubbiamente uno degli ultimi "maghi" del cinema. Nonostante l'avvento dell'era digitale, questo regista che proviene dalle innevate pianure del Canada, in 25 di carriera non ha mai rinunciato al suo stile anticonvenzionale, insolito e inquietante contraddistinto da scene sature ed elementi realistici. Appassionato di cinema delle origini, ha saputo fare sue le tecniche di luci e ombre e le sperimentazioni dell'Età dell'oro del cinema, per riportare in vita un linguaggio unico e farlo giocare con l'inconscio dello spettatore, tramite effetti visivi tanto inquietanti quanto assurdi. Con gusto feticista per ogni genere di devianza psichica, Maddin ha volutamente inserito elementi iconografici, tratti dalla sua storia personale, in ognuno dei suoi nove lungometraggi e negli oltre 20 cortometraggi. Con la stessa irriverenza giocosa dei film di Maddin il documentario segue gli esperimenti medianici di questo maestro dell'illusione durante le riprese "spiritiche" del suo ultimo progetto presentato in Europa.
SCHEDA FILM
Regia: Yves Montmayeur
Attori: Guy Maddin, Isabella Rossellini, Udo Kier, Kenneth Anger, John Waters, Stephen Quay, Timothy Quay
Sceneggiatura: Yves Montmayeur
Musiche: Jim Thirlwell
Montaggio: Fabien Bouillaud
Durata: 65
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: BRAINWORKS PRODUCTION, IN ASSOCIAZIONE CON CINE+, CNC
NOTE
- PREMIO 'VENEZIA CLASSICI' PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA ALLA 72. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2015).