Nel 1944, durante l'avanzata giapponese in Cina, un gruppo di guastatori americani riceve l'ordine di bloccare le truppe nemiche dando fuoco agli impianti militari abbandonati dai cinesi. Il maggiore Baldwin adempie agli ordini ricevuti senza farsi tante domande sulle condizioni in cui versano il paese e la popolazione. Le sue idee sulla guerra si trovano ben presto in contrasto con quelle di Sue-Mei, la giovane e bella vedova di un generale cinese, che sta lasciando il territorio insieme alle truppe americane. Tra i due potrebbe nascere uno splendido sentimento, ma i loro punti di vista sono talmente divergenti da costringerli a separarsi. Quando un gruppo di disertori cinesi uccide due soldati americani, per vendicarli, il maggiore Baldwin inizia la ricerca dei fuggiaschi. A nulla valgono le richieste disperate di Sue-Mei: il maggiore, trovato il villaggio in cui vivono i colpevoli, gli dà fuoco. Diventa così un eroe ma allo stesso tempo dovrà imparare a fare i conti con le proprie azioni.
SCHEDA FILM
Regia: Daniel Mann
Attori: James Stewart - Maggiore Baldwin, Lisa Lu - Sue-Mei Hung, Glenn Corbett - Collins, Harry Morgan - Sergente Michaelson, Frank Silvera - Colonnello Kwan, James Best - Niergaard, Rudy Bond - Sergente Miller, Frank Maxwell - Sergente Ballo, Eddie Firestone - Lewis, Alan Baxter - Generale Loomis, Leo Chen - Colonnello Li, Bill Quinn - Col. Magnusson
Soggetto: Theodore H. White - romanzo
Sceneggiatura: Alfred Hayes
Fotografia: Burnett Guffey, Richard H. Kline - operatore, non accreditato
Musiche: Jerome Moross
Montaggio: Edward Curtiss
Scenografia: Cary Odell
Arredamento: William F. Calvert, Sidney Clifford
Effetti: Willis Cook
Durata: 104
Colore: B/N
Genere: GUERRA
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: romanzo di Theodore H. White
Produzione: WILLIAM GOETZ PRODUCTIONS
Distribuzione: CEIAD
CRITICA
"Il film si propone di sottolineare l'aspetto di una tragedia universale della guerra, in cui è vano ricercare responsabilità e colpe dei singoli, ad un tempo protagonisti e vittime. La realizzazione, però, in cui gli elementi psicologici e drammatici non hanno il necessario sviluppo, non corrisponde adeguatamente al tema." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 48, 1960)