Curtis LaForche conduce una tranquilla e felice esistenza con la moglie Samantha e la figlia Hannah - sorda dalla nascita -, in una piccola cittadina dell'Ohio. Tuttavia, quando una serie di orribili incubi e visioni apocalittiche inizia a tormentarlo, il suo animo angosciato e terrorizzato lo renderà sempre più cupo e misterioso agli occhi dei suoi familiari e di chi gli sta intorno...
SCHEDA FILM
Regia: Jeff Nichols
Attori: Michael Shannon - Curtis LaForche, Jessica Chastain - Samantha, Shea Whigham - Dewart, Katy Mixon - Nat, Kathy Baker - Sarah, Ray McKinnon - Kyle, Lisagay Hamilton - Kendra, Robert Longstreet - Jim
Sceneggiatura: Jeff Nichols
Fotografia: Adam Stone
Musiche: David Wingo
Montaggio: Parke Gregg
Scenografia: Chad Keith
Arredamento: Adam Willis
Costumi: Karen Malecki
Durata: 116
Colore: C
Genere: THRILLER PSICOLOGICO
Specifiche tecniche: (1:2.39)
Produzione: GROVE HILL PRODUCTIONS, STRANGE MATTER FILMS
Distribuzione: MOVIES INSPIRED (2012)
Data uscita: 2012-06-29
TRAILER
NOTE
- GRAND PRIX 'NESPRESSO' E PREMIO SACD ALLA 50. 'SEMAINE DE LA CRITIQUE' (CANNES 2011). HA INOLTRE OTTENUTO IL PREMIO FIPRESCI COME MIGLIOR FILM NELLE SEZIONI COLLATERALI.
CRITICA
"Entra in circuito un film americano bello e allarmante, del cineasta indipendente premiato a Cannes, Jeff Nichols. (...) Legato a 'Tree of life', epopea del quotidiano con minori ambizioni cosmiche, il film esplora la nascita di un'ossessione che non rimane privata, con una tensione emotiva che riguarda il futuro di tutti e la precarietà di un mondo già in apnea." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 29 giugno 2012)
"La nevrosi di un operaio. Tema interessante, e tutto sommato raro. Nel cinema italiano vantiamo un precedente illustre sul tema, 'Il grido' di Michelangelo Antonioni. Anche lì, le pianure sterminate - la Bassa padana, nel caso - la facevano da padrone. Ci deve essere qualche nesso fra la crisi economica che sempre attanaglia il proletariato e il senso di agorafobia comunicato dall'orizzonte piatto. Ovviamente, nel Midwest tutto si moltiplica: chiunque abbia percorso in auto il cuore pianeggiante degli Usa conosce la lieve inquietudine legata alla sensazione di guidare su un tapis-roulant. Il paesaggio è il vero protagonista di 'Take Shelter', film accolto da grande successo al Sundance Festival del 2011 e passato, nella primavera di quell'anno, alla Semaine de la Critique del festival di Cannes. (...) Nichols è un regista da tenere d'occhio. Riesce a trasformare i paesaggi in stati d'animo, natura e interiorità sono per lui sinonimi. (...) Naturalmente Nichols non ha (ancora) la stessa complessità e la medesima tessitura formale dei film di Malick, ma certo può essere considerato un suo emulo. Il tempo dirà. Il personaggio di Curtis, sulle cui psicosi è costruito tutto il film, è affidato a un attore di 38 anni, Michael Shannon, con una faccia forte e inquietante e un talento capace di nascondersi fra le pieghe della storia. È in pista dal '92, l'abbiamo visto in decine di film (...) quasi sempre in ruoli di contorno. Se sfonda, diventa il nuovo Christopher Walken." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 29 giugno 2012)
"Da non perdere 'Take Shelter' di Jeff Nichols, il regista che ha convinto all'ultimo Festiva di Cannes con il suo 'Mud'. Interpretato da Michael Shannon e l'attrice rivelazione dello scorso anno, Jessica Chastain. (...) L'appassionante e doloroso viaggio nella psiche deviata del protagonista è l'occasione per riflettere sulle ferite ancora aperte di una nazione che non smette di aver paura e trasforma le proprie angosce in oscure minacce che non danno scampo." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 29 giugno 2012)
"'Take Shelter' racconta un'ossessione di minaccia incombente che potrebbe invece rivelarsi un presagio di disastro in arrivo. Lo ha diretto, con sensibilità autoriale di stampo europeo e tematiche profondamente americane, Jeff Nichols. Un interessante figura di cineasta fuori dalla folla, che non teme gli indugi, gli sguardi, le atmosfere rarefatte; e tuttavia è ben radicato alla realtà, alla concretezza dei gesti quotidiani e sa come scegliere e dirigere i suoi attori, qui gli intensi e toccanti Michael Shannon e Jessica Chastain. Non sempre Nichols trova il giusto equilibrio fra ambizioni metaforiche e naturalismo, ma il suo film trascina in una inesorabile spirale di inquietudine." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 29 giugno 2012)
"Due cuori (con prole), una capanna nell'Ohio e l'apocalisse. Non siamo al Mulino Bianco versione horror, ma dentro uno dei più potenti film indipendenti della scorsa stagione americana, che Sundance e Cannes 2011, hanno premiato e che l'Italia solo ora mette in sala. Autore, qui alla sua seconda raffinatissima prova, è lo stesso Jeff Nichols che quest'anno Hollywood avrebbe sbiadito con 'Mud', concorrente sulla Croisette. Storia archetipica e tagliente come una sorgente di montagna, narra di Curtis (supremo Shannon) mansueto muratore marito di Samantha (Chastain) e padre della piccola Hannah, affetta da sordità. Nessun paradiso per la classe operaia ma solo una parvenza di serenità a sorvegliare il quotidiano del trio, finché l'Incubo occupa la mente di Curtis: l'ossessione di un uragano in arrivo monopolizza il suo universo precario, la costruzione di un rifugio si fa emergenza. Il tormento accerchia e isola la famiglia dalla comunità impietosa, la tragedia si fa arcaica mentre realtà e immaginazione si sovrappongono. Metafora estrema dei mali d'America post 9/11 (e dunque d'Occidente) e magnifico film di fattura sceno-fotografica, 'Take Shelter' veicola il racconto della Paura più intima all'essere umano, del quale definisce la natura. Film imperdibile e senza tempo." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 28 giugno 2012)