Appassionato di jazz gitano - scoperto ascoltanto Miraldo, un virtuoso della chitarra - Max è figlio unico ed ha undici anni. Spintosi nei quartieri gitani per acquistare una chitarra, in breve tempo, grazie alle lezioni del suo idolo Miraldo, Max diviene un vero e proprio fenomeno oltre che un conoscitore della musica e della cultura gitana. Un giorno, il giovane fa amicizia con Swing, una ragazza gitana della sua età che lo affascina con il suo magnetismo, la sua sicurezza e la sua libertà.
SCHEDA FILM
Regia: Tony Gatlif
Attori: Oscar Copp - Max, Lou Rech - Swing, Tchavolo Schmitt - Miraldo, Mandino Reinhardt - Mandino, Abdellatif Chaarani - Khalid, Fabiene Mai - Nonna Di Max, Ben Zimet - Dottor Liberman, Helene Mershtein - Puri Dai, Colette Lepage - Moglie Di Miraldo, Alberto Hoffman - Calo, Marie Genin - Madre Di Max, Sha-Sha - Farida, Moira Montier-Durac - Moira, Ghalia Benali - Ghalia, Hayet Ayad, Monika Juhasz-Mitzura, Katica Illenyi, Mona Mercier, Pierre Petit
Soggetto: Tony Gatlif
Sceneggiatura: Tony Gatlif
Fotografia: Claude Garnier
Musiche: Mandino Reinhardt, Tchavolo Schmitt, Abdellatif Chaarani, Tony Gatlif
Montaggio: Monique Dartonne
Scenografia: Denis Mercier
Durata: 90
Colore: C
Genere: MUSICALE
Specifiche tecniche: 35MM SCOPE
Produzione: PRINCE FILMS, CANAL + - CENTRO NAZIONALE PER LA CINEMATOGRAFIA - COMMUNAUTE' URBAINE DI STRASBURGO - NIKKATSU CORPORATION - PROGRES FILMS - FILMCOPI - ROSEBUD
Distribuzione: MIKADO
Data uscita: 2002-08-23
NOTE
SUPERVISORE MUSICALE: AMELIE DE CHASSEY.
REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE ALSAZIA E DELLA COMMISSIONE DEL CINEMA DI STRASBURGO.
PRESENTATO ALLA BERLINALE 2002 NELLA SEZIONE PANORAMA.
CRITICA
" 'El bola' (La biglia), primo film dello spagnolo Achero Manas e 'Swing' di Tony Gatlif hanno protagonisti bambini. Nel primo un dodicenne d'una famiglia violenta e sordida impara a vivere da un'altra famiglia caotica e amorevole; nel secondo la ragazzina gitana Swing affascina un coetaneo dodicenne già appassionato di musica, di jazz gitano". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 24 agosto 2002)