Ben Cronin sta vivendo il suo momento: ha una promettente carriera atletica, una splendida fidanzata e l'ammirazione di molti. Si allena duramente ogni giorno in piscina per prepararsi ad una importante competizione e lavora all'ospedale locale, trovando il tempo di stare con Amy, con cui è fidanzato dai tempi del liceo. Ma la sua vita, il suo promettente futuro e la sua relazione stanno per essere travolti dall'arrivo di Madison Bell, una seducente ragazza che ha deciso di avere Ben a ogni costo...
SCHEDA FILM
Regia: John Polson
Attori: Jesse Bradford - Ben Cronin, Erika Christensen - Madison Belle, Shiri Appleby - Amy Miller, Kate Burton - Carla, Clayne Crawford - Josh, Jason Ritter - Randy, Kia Goodwin - Rene, Dan Hedaya - Coach Simkins, Michael Higgins - Sig. Tillman, Nick Sandow - Detective John Zabel, Pamela Isaacs - Signora Egan, James DeBello - Christopher Dante
Soggetto: Phillip Schneider, Charles F. Bohl
Sceneggiatura: Phillip Schneider, Charles F. Bohl
Fotografia: Giles Nuttgens
Musiche: Louis Febre, John Debney
Montaggio: Sarah Flack
Scenografia: Kalina Ivanov
Costumi: Arjun Bhasin
Altri titoli:
SWIMF@N
Durata: 85
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: COBALT MEDIA GROUP - FORREST FILMS - FURTHER FILMS - GREENESTREET FILMS
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX
Data uscita: 2003-05-30
CRITICA
"Va bene, in Usa chi va al cinema sono soprattutto i ragazzi e quindi una versione adolescenziale di 'Attrazione fatale' ci sta tutta, ma 'Swimfan' di John Polson è troppo brutto anche come furbo derivato. La paffuta Christensen è una femme fatale ridicola. Glenn Close bolliva un gatto, lei fa sembrare Hannibal Lecter un boy scout. Come cambiano i tempi". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 30 maggio 2003)
"Senza girarci intorno: è solo un maldestro remake di 'Attrazione fatale', destinato ai teenager. L'amour fou non sembra materia da ragazzini e credere che una diciottenne possa trasformarsi in una perversa dark lady è francamente ridicolo. (...) Al suo secondo film John Polson, un attore australiano di poco conto, dirige con mediocre efficienza una materia ormai stantia. Il trio di ragazzini si applica con tutto lo scarso talento di cui dispone. Inoltre il protagonista non sembra possedere il fisico dell'atleta olimpico. Un'atmosfera dark non si improvvisa e così un film soltanto abile come 'Attrazione fatale' cresce inaspettatamente nella memoria degli spettatori". (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 30 maggio 2003)