L'autrice di best seller Sarah Maloney viene incaricata di scrivere un libro sulla vita di Mary Swann, una misteriosa poetessa canadese, uccisa brutalmente dal suo amante nella sua casa, nella campagna dell' Ontario. Durante le sue indagini Sarah incontra Rose, l'ultima persona che ha visto Mary viva e colei che detiene i manoscritti degli unici lavori di Mary mai pubblicati. Quando Sarah torna dal suo editore, scopre di essere in competizione con altri, che cercano di trarre profitto dai lavori di Mary e, fra loro, due in particolare: un suo vecchio amico, Stephen, e un suo amante occasionale, Brownie, i quali sono anche in competizione fra loro per lei. La corsa alla pubblicazione delle opere di Sarah si fa più intensa e cinica e Mary, con l'aiuto di Rose, approfondisce le indagini su Sarah, scoprendo che quasi nulla è ciò che sembra.
SCHEDA FILM
Regia: Anna Benson Gyles
Attori: Michael Ontkean - Stephen, Sean McCann - Homer, David Cubitt - Brownie, Brenda Fricker - Rose Hindmarch, Miranda Richardson - Sarah Maloney, Sean Hewitt - Morton Jimroy, John Neville - Cruzzi
Soggetto: David Young (III)
Sceneggiatura: David Young (III)
Fotografia: Gerald Packer
Musiche: Richard Rodney Bennett
Montaggio: Robin Sales
Scenografia: John Dondertman
Durata: 96
Colore: C
Genere: GIALLO
Tratto da: DAL ROMANZO DI CAROL SHIELDS
Produzione: MAJESTIC FILMS - NORSTAR ENTERTAINMENT - SHAFTESBURY FILMS - GREENPOINT FILMS
Distribuzione: RCS - RCS FILMS & TV
NOTE
REVISIONE MINISTERO LUGLIO 1996
CRITICA
"Firmato da una donna, Anna Benson Gylesj il film ha il merito di riunire in una sfida di bravura due attrici da Oscar, l'irlandese Brenda Fricker, premiata nell'89 per aver impersonato la madre di Daniel Day-Lewis in 'Il mio piede sinistro', e la britannica Miranda Richardson, pervenuta nel '92 alla 'nomination' per Il danno. Se è vero che il loro duetto, intessuto di reticenze e sottotoni, costituisce la principale attrattiva dell'operazione, bisogna dire che la sceneggiatura non lo sorregge in modo adeguato. Sicché le burrascose vicende degli amori di Sarah restano abbastanza esterne al tema principale; e anche gli sviluppi del personaggio della bibliotecaria persuadono, e non sempre, solo per la bravura dell'interprete. All'espressiva Genny Walter sono poi affidati dei brevi frammenti di memoria o fantasia, che fanno rivivere la tragica immagine della poetessa scomparsa.
Pur suggestivamente ambientato nella parte che riguarda l'Ontario e apprezzabile per qualche tratto di finezza, il film risulta troppo discontinuo per tenere desta l'attenzione dello spettatore; e quel tanto di 'giallo' che contiene non sfrutta la rivelazione in modo adeguato. A peggiorare le cose c'è poi un commento musicale di fastidiosa invadenza, che insiste a sottolineare ciò che andrebbe soltanto suggerito". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 29 luglio 1996)