Doug Madsen, Woody Stevens, Bobby Davis e Dudley Frank hanno deciso di abbandonare i loro divani e partire per un'avventura selvaggia a cavallo di quattro bolidi a due ruote. Il viaggio degli improvvisati motociclisti si rivela pieno d'imprevisti e contrattempi. Una volta giunti nel New Mexico le cose prenderanno una piega ancor più tragicomica, a causa dell'incontro con la pericolosa gang dei Del Fuegos.
SCHEDA FILM
Regia: Walt Becker
Attori: Tim Allen - Doug, John Travolta - Woody, Martin Lawrence - Bobby, William H. Macy - Dudley, Marisa Tomei - Maggie, Jill Hennessy - Kelly, Ray Liotta - Jack, Kevin Durand - Red, Drew Sidora - Haley Davis, Stephen Tobolowsky - Charley, M.C. Gainey - Murdock
Soggetto: Brad Copeland
Sceneggiatura: Brad Copeland
Fotografia: Robbie Greenberg
Musiche: Teddy Castellucci
Montaggio: Christopher Greenbury, Ryan Folsey, Stuart H. Pappé
Scenografia: Michael Corenblith
Arredamento: Susan Benjamin
Costumi: Lisa Jensen, Penny Rose
Effetti: R. Bruce Steinheimer, Jerry Pooler
Altri titoli:
Centauri da strapazzo
Durata: 99
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: TOUCHSTONE PICTURES, TOLLIN/ROBBINS PRODUCTIONS
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA
Data uscita: 2007-04-20
CRITICA
"A volte un critico si trasforma in Alberto Sordi e si trova ad ammettere: 'Gli americani so' forti'. Prendete 'Svalvolati on the road' (...) Quattro attori per tutto il pubblico. Risultato: 152 milioni al box office Usa. Esperimento chimico senza cuore? No. Alla fine della gita il viaggio vale la candela della moto. Poliziotti della stradale gay, band di motociclisti cattivi-cattivi, una cittadina in mezzo al nulla dove riscoprire se stessi (topos hollywoodiano: da Cars a Doc Hollywood), scazzottata finale in cui i nostri ne prendono tante. Più scorrono i minuti, più ci credi. E Macy è super come candido idiota informatico. Occhio al finale che non ti aspetti con il cattivo-cattivo Ray Lotta che crolla emotivamente in uno show tv. Cammeo di Peter Fonda alla Easy Rider. Gli americani so' forti." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 20 aprile 2007)
Come interessare gli adolescenti alle vicende di quattro cinquantenni (John Travolta, William H. Macy, Martin Lawrence e Tim Allen)? Ridicolizzandoli, come fa 'Svalvolati on the Road' - senza un po' d'inglese nel titolo italiano, il pubblico avrebbe disertato? - di Walt Becker, in originale 'Wild Hogs', film che ha incassato molto negli Stati Uniti, presumibilmente fuori dalle grandi città.(...) La formula è dunque un ibrido fra quella di 'Un tranquillo week end di paura' e quella di 'Scappo dalla città'. Travolta sta tornando al quintale, Lawrence l'ha superato da un pezzo, Allen è un mistero (perché lo fanno recitare?) e Macy fa, per l'ennesima volta, l'invertebrato. Di contorno, Ray Liotta è il motociclista rurale che si prende sul serio e fa il prepotente con i motociclisti urbani che non si prendono sul serio; Marisa Tomei è la ex ragazza di provincia in attesa della seconda chance, tanto per scrivere anche noi in inglese una parola sì e una no." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 20 aprile 2007)
"Quattro sfigati middle class che si vestono di pelle e si fingono machi roboanti a tutta birra: difendono sul serio una fanciulla contro veri mascalzoni in moto, i Del Fuegos di Ray Liotta. Citando ironicamente 'Easy Rider' (alla fine compare Peter Fonda) e molto cinema on the road, il film di Walter Becker, ricco di battute omofobe, è per minorenni, tutto prevedibile, finto, melenso e volgare." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 20 aprile 2007)
"John Travolta continua a vivere il momento d'oro della maturità. L'icona del ballerino scolpita negli anni '70 da 'La febbre del sabato sera' e 'Grease', genialmente riconvertita da Tarantino con 'Pulp Fiction', a 53 anni si sottopone a un ennesimo lifting artistico con il personaggio di un motociclista nella commedia 'Svalvolati on the road'. (...) Il vagabondaggio sulle due ruote è immerso in un clima goliardico che si respirava anche sul set, la commedia scivola e diverte senza infamia e senza lode grazie naturalmente all'affiatamento dei quattro interpreti cementato dal carisma di Travolta, che non può fare a meno di citarsi esibendosi in una straordinaria performance danzante. In seguito alla citazione in giudizio dei veri motociclisti, i mitici Hell's Angels, il cui nome era stato utilizzato per il gruppo, la Disney è stata costretta a cambiarlo." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 21 aprile 2007)