Nelle zone desolate della Sicilia centrale, disseminate tra le terre coltivate dai contadini, si trovano miniere di zolfo, quasi invisibili dall'esterno. La macchina da presa, nell'alba di un giorno qualsiasi segue i minatori avviarsi verso i pozzi ed attendere che i compagni del turno di notte risalgano in superficie dopo otto ore di lavoro. Poi tocca a loro scendere e arrivati al livello destinato, si separano e si disperdono: spingono camioncini, preparano le perforatrici. Trascorrono le ore: mentre fuori le donne sbrigano i lavori domestici, i contadini lavorano alacremente sall'aria aperta, i minatori smuovono il materiale frantumato dalle mine, come fossero su un crinale pericoloso, quasi in attesa che si materializzi la disgrazia, in uno scorrere di tempo sempre uguale, fino al tramonto, quando arriva il momento di tornare a casa.
SCHEDA FILM
Regia: Vittorio De Seta
Soggetto: Vittorio De Seta
Fotografia: Vittorio De Seta
Montaggio: Vittorio De Seta
Aiuto regia: Luigi Samonà
Durata: 10
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO CORTOMETRAGGIO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: VITTORIO DE SETA
Distribuzione: CINECITTA' INTERNATIONAL
NOTE
- SEGRETARIA DI EDIZIONE: VERA GHERARDUCCI.
CRITICA
«Surfarara è l'epopea dei lavoratori delle miniere di zolfo. Lavoro ingrato e difficilissimo: De Seta è riuscito a cogliere nelle immagini del suo film l'ingratitudine e la pesantezza del lavoro di questi uomini: lavoro arido, effettuato in disastrose condizioni igieniche e materiali, senza uno spiraglio di luce e di aria, laggiù a centinaia di metri nel sottosuolo». (Tom Granich, 'Cinema Nuovo', n. 108, 1/6/1957).