Sumurù regina di Femina

Jeff Sutton, detective privato, riceve da un ricco banchiere l'incarico di ritrovare sua figlia Lory, rapita da Sumurù, che ha chiesto un riscatto di cinque milioni di dollari. Già a capo di una gang di donne criminali, che fu sgominata dalla polizia, Sumurù si è ora rifugiata in Brasile e ha costruito, al centro di una foresta, una vera e propria città, Femina, nella quale ha installato una base operativa per la conquista del mondo e l'affermazione della supremazia femminile sugli uomini. Per poter entrare in contatto con lei, Jeff inscena una finta rapina, sicuro che la donna cercherà di appropriarsi del cospicuo frutto della medesima (dieci milioni di dollari). Masius, capo della malavita di Rio de Janeiro, ugualmente interessato alla somma e ancor più al tesoro di Sumurù, per poterne scoprire il nascondiglio lascia che quest'ultima rapisca Jeff. Con l'aiuto di Yuma, braccio destro di Sumurù, indignata per il proposito di quest'ultima di sostituirla con la stessa Lory - opportunamente condizionata - Jeff e la sua protetta riescono ad evadere. La libertà di Lory però, dura poco, poiché Samurù riesce di nuovo a rapirla, costringendo Jeff a tornare a Femina. Masius, che è riuscito a seguirlo, attacca in forze la città, ma muore in combattimento. Mentre Femina salta in aria, Jeff e Lory si mettono in salvo, convinti che Sumurù sia morta. Ma la donna è riuscita ancora una volta ad evitare la propria fine, ed è pronta a ricominciare la sua criminale attività.