Dado e Marco, due amici sui trent'anni, pubblicano un giornale satirico che tira poche copie e ne vende ancora meno. La redazione è costituita dai tavoli di una trattoria vecchio stile, frequentata da rari clienti di quartiere e dove i due bivaccano tra idee e progetti confusi. Le loro giornate inconcludenti sono lo specchio di una grave crisi personale. Sul piano sentimentale , vivono storie incerte. Dado non disdegna compagnie occasionali, poi conosce Maria, decisa e sicura, e non sa come gestire la situazione. Marco, che ha avuto un figlio da Simona, incontra Adele, con la quale vorrebbe costruire qualcosa ma è impacciato e la cosa non può andare avanti. Dopo essersi confrontati con il gruppo di amici che frequentano la trattoria, le due coppie si lasciano, Dado e Marco accettano il lavoro offerto dal proprietario di un giornale, e nel tempo libero tornano nella vecchia redazione. Una sera si presenta una ragazza, e chiede: " E' qui che si fa satira?".
SCHEDA FILM
Regia: Mauro Cappelloni
Attori: Cinzia Carrea - Cinzia, Joanna Chatton - Elena, Sonia Topazio - La Ragazza, Pierluigi Diago - Pigi, Alex Britti - Alex, Adriana Russo - Giuditta, Sabrina Knaflitz - Elvira, Valerio Mastandrea, Daniele Liotti - Marco, Eliana Miglio - Maria, Barbara Livi - Adele, Piero Natoli - Gino, Monica Scattini - Adriana, Armando De Razza - Protesi, Massimo Wertmüller - Ottoni, Isabel Russinova - Simona, Vera Gemma - Giovanna, Alessandro Paci - Stefano, Gian Marco Tognazzi - Dado, Giampiero Ingrassia - Giacomo
Soggetto: Mauro Cappelloni, Elide Cortesi
Sceneggiatura: Mauro Cappelloni, Elide Cortesi
Fotografia: Giuseppe Tinelli
Musiche: Alex Britti
Montaggio: Rosella Mocci
Scenografia: Tommaso Bordone
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: BASATO SUL TESTO DI GEORGE WOLINSKY
Produzione: VIDEO LUCKY CINEMATOGRAFICA, DANIA FILM
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - MEDUSA VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO GIUGNO 1997
CRITICA
"Gracile e superficiale commedia social-sentimentale dell'ambizioso Mauro Cappelloni alle prese con i consunti problemi di una generazione incapace di crescere. Il figlio d'arte Gian Marco Tognazzi, molto più bravo del suo patetico personaggio, potrebbe obbiettare che anche il grande padre Ugo fino a quarant'anni ha fatto solo film da dimenticare. Verissimo, ma almeno facevano ridere". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 aprile 2002)
"La regia fatica abbastanza a reggere le fila di tutto quell'avvicendarsi di piccoli episodi e di piccoli caratteri, così alla fine si rischia di restare un po' delusi nonostante Cappelloni, per sua stessa ammissione, si sia rifatto alle opere di Georges Wolinsky, il noto cartoonist di 'Canard Sauvage', e queste cifre quasi di gioco nel film si riescano felicemente qualche volta a intravedere. Vi dà rilievo, però, soprattutto l'interpretazione dei molti attori che attraversano furbescamente il film in lungo e in largo: oltre a Tognazzi jr., Daniele Liotti, quello di 'Cresceranno i carciofi a Mimongo', Monica Scattini, Massimo Wertmuller, lsabel Russinova." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 28 settembre 1997)
"Difendere il cinema italiano? È una parola quando escono film come 'Stressati'. Poi, per fortuna, ti ricordi che 'Ovosodo' di Virzì ha appena vinto il Gran premio speciale della giuria a Venezia, e che, ancorché irrisolto, 'Consigli per gli acquisti' di Baldoni veicola orgogliosamente un'idea di cinema sgradevole, non carino, poco in linea con i gusti correnti. Ma certo c'è poco da ridere, e guai a pensare che la nuova commedia di Pieraccioni risolverà il problema." (Michele Anseli, 'L'Unità', 21 settembre 1997)