Il giovane e rampante avvocato Gordon Bombay pur di vincere le sue cause si è inimicato un giudice il quale lo fa arrestare per gravi infrazioni commesse alla guida dell'auto. Rimesso in libertà su cauzione, e allontanato dal lavoro per 6 mesi, è costretto ad accettare una condanna da espiare con un'opera socialmente utile: allenare una squadra giovanile di hokey su ghiaccio, sport nel quale egli si era cimentato alcuni anni prima, e che ora detesta. La squadra è composta da ragazzini goffi e incapaci, e Gordon deve impegnarsi a fondo per farne dei giocatori in gamba, perché adesso sanno appena reggersi sui pattini. Nello stadio, Bombay incontra Reilly, che è stato un tempo il suo allenatore, e ora guida con entusiasmo e pochi scrupoli la squadra giovanile rivale, quella dei "Falchi", formata da ottimi elementi. Superati i primi difficili rapporti con i propri allievi, impacciati e diffidenti, Gordon ritrova il vecchio amico Hans, un norvegese, che era intimo di suo padre (morto quando egli era un asso della squadra giovanile), e questi lo sprona a svolgere il suo lavoro di allenatore con entusiasmo e onestà, proprio nel ricordo del genitore scomparso. Bombay si affeziona rapidamente a Charlie, un ragazzo che ha offeso, perché lo ha spinto a giocare imbrogliando, ma, compreso il suo errore, è pronto a scusarsi, e presto si interessa molto a Casey, la madre del giovinetto, che è una coraggiosa donna, la quale alleva il figlio da sola. Poi Gordon dà un nome alla sua squadra, "Le Anatre", e procura un finanziamento per comprare le tute da gara. Intanto i ragazzi migliorano il loro gioco, mentre l'allenatore si impegna sempre più seriamente, scoprendo fra loro qualche valido elemento, come il forte Fulton, e attende di avere fra i suoi il campione Banks, che gli era stato tolto con uno stratagemma. Gordon, superate alcune incomprensioni coi suoi ragazzi, affronta il campionato, e, dopo le prime partite sfortunate, ottiene risultati brillanti, mentre il suo legame con Casey diventa un serio amore, cosa che rende felice Charlie. Nella partita finale del campionato, con grande collera di Reilly, "le Anatre" esultanti ottengono la vittoria e il trofeo. Intanto Gordon ha deciso di ricominciare a giocare da professionista, e Casey lo incoraggia. Fra un anno il giovane tornerà ad allenare "le Anatre", che dovranno difendere il titolo.
SCHEDA FILM
Regia: Stephen Herek
Attori: Emilio Estevez - Gordon Bombay, Joss Ackland - Hans, Lane Smith - Reilly, Heidi Kling - Casey Conway, Josef Sommer - Gerald Ducksworth, Joshua Jackson - Charlie, Matt Doherty - Dave Averman, Brandon Adams - Jesse Hall, J.D. Daniels - Peter, Jussie Smollett - Terry Hall, Marguerite Moreau - Connie, George Coe - Giudice Weathers
Soggetto: Steven Brill
Sceneggiatura: Steven Brill
Fotografia: Thomas Del Ruth
Musiche: David Newman
Montaggio: Larry Bock, John F. Link
Scenografia: Randy Ser
Costumi: Grania Preston
Effetti: Paul Murphy, Eric D. Howell
Altri titoli:
Champions
The Mighty Ducks Are the Champions
Durata: 103
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: JORDAN KERNER, JOHN AVNET
Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA
CRITICA
"Ravveduto e corretto lo squalo delle aule giudiziarie si muta in colomba, anzi in anatra ('Ducks' è il nome della squadra) volteggiando fino alla vittoria sotto gli auspici di un vecchio fan con il volto di Joss Ackland. E il regista Stephen Herek, reduce dall'horror Critters, ne accompagna la metamorfosi avvolgendola di morbidezze flou composti deliqui decoubertiniani, edificanti brividi agonistici per grandi e piccini. Proprio come si confa ad un film Disney." ('Il Messaggero', 16 maggio 1993)
"Tradizionale prodotto disneyano con attori: commedia sportiva con tanti buoni sentimenti e comicità per ragazzi, sui ragazzi e con ragazzi. Una favoletta morale moderna dove 'l'importante è vincere' viene battuta da 'l'importante è partecipare', ovvero 'non conta vincere, ma giocare' per divertirsi e crescere. (...) Intrattenimento gradevole per under 15, anche se l'hockey da noi non ha tanti fans. Ma secondo la scuola Disney la suspense, nonostante sappiamo fin dall'inizio che ce la faranno, mantiene desta l'attenzione dello spettatore." (Josè De Arcangelo, 'Paese sera', 19 maggio 1993)