STANGATA NAPOLETANA

ITALIA 1982
Il film inizia con l'arrivo da New York al porto di Napoli della salma del barone Fonseca, la quale rimane appesa ad una gru a causa di uno sciopero. Mentre Ferdinando - il figlio illegittimo del barone - ricorre napoletanamente a qualche spassoso espediente perché la bara venga fatta scendere, appare, all'uscita dei passeggeri, Fanny, la giovane vedova del defunto, che viene accolta cortesemente da Ferdinando - di cui ha sempre ignorato l'esistenza - e invitata ad accettare l'ospitalità in una vecchia villa del barone, in cui il giovane abita con una curiosa famiglia. Quando l'indomani il notaio apre il testamento, dal quale Fanny risulta erede della villa, si scopre pure che sulla proprietà gravano debiti e ipoteche. Ferdinando riesce a convincere Fanny a pagare tutto, per rivendere poi la villa a prezzo vantaggioso. Si tratta però di un imbroglio, ingegnosamente congegnato da un finto "figlio illegittimo" del defunto barone, cioè di Giuggiù Del Santo, coadiuvato da una colorita combriccola di lestofanti (l'altrettanto finta "famiglia"), che - fatto l'affare - scompare fulminea con lui e con i gioielli e il denaro dell'americana: la villa risulta una antica donazione del barone Fonseca al comune, da anni abbandonata e fatiscente. Con l'aiuto di "don" Coppola, un boss mafioso del luogo, Fanny riesce a rintracciare Ferdinando-Giuggù, che le confessa di aver rubato per acquistare col denaro di lei un terreno sulla costa amalfitana, al fine di evitare che cada nelle mani di Coppola, inteso a servirsene per i suoi disonesti intrallazzi. L'americana - ormai presa dal fascino da playboy scanzonato e temerario di Giuggiù - lo asseconda. L'alleanza fra i due approda a una beffa-"stangata" ai danni del mafioso. Dopo di che essi "vivranno insieme felici e contenti".
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio Caprioli

Attori: Franco Angrisano, Itala Attonito, Regina Bianchi, Ada De Palma, Cristina Donadio, Luigi Fasano, Margaret Lee - Fanny, Geoffrey Copleston, Nando Murolo, Vera Matania, Salvatore Marino, Uliana Lomiento, Treat Williams - Ferdinando, Toni Bertorelli

Soggetto: Augusto Caminito, Vittorio Caprioli

Sceneggiatura: Augusto Caminito, Vittorio Caprioli, Elvio Porta

Fotografia: Giulio Albonico

Musiche: Antonio Sinagra

Montaggio: Eugenio Alabiso

Altri titoli:

LA TRASTOLA

Durata: 129

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: RTA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI (1983)

CRITICA
Commedia partenopea antimafia con giri e raggiri un pò nuovi e un pò vecchi. Truffa tu che truffo anch'io. Questa è la moraletta, attenuata da un prevedibile finale e sorretta da un matrimonio tradizionale. Treat Williams è il protagonista, roba da non credere. (Segnocinema)