Chiara e Nanni, due giovani sposi innamorati, hanno due figli gemelli di quattro anni, Emanuele e Daniele. Chiara insegna, mentre Nanni, attore, per ora si adatta a fare l'istruttore di ginnastica, anche se in segreto si sottopone a provini teatrali. Una giovane attrice si invaghisce di Nanni e decide di conquistarlo. Con la scusa di un passaggio in macchina, la ragazza cerca di sedurre l'uomo e Chiara per un caso fortuito scopre il marito e la giovane insieme. Con la perdita della stima e della fiducia, finisce anche la convivenza fra i due sposi, ma poi Chiara si accorge di essere nuovamente incinta...
SCHEDA FILM
Regia: Livia Giampalmo
Attori: Giovanna Mezzogiorno - Chiara, Adriano Giannini - Nanni, Yari Gugliucci - Massimo, Marta Mondelli - Margherita, Claudio Gioè - Rodolfo, Paolo Briguglia - Don Marco, Francesca Antonelli - Irene, Daniele Masilio - Daniele, Emanuele Cracolici - Emanuele
Soggetto: Livia Giampalmo
Sceneggiatura: Livia Giampalmo
Fotografia: Franco Lecca
Musiche: Paolo Vivaldi
Montaggio: Carla Merli
Scenografia: Emita Frigato
Costumi: Elisabetta Antico
Effetti: Fabrizio Storaro
Altri titoli:
STATE ZITTI PER FAVORE
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35MM
Produzione: FILIPPO ASCIONE PER FILAND
Distribuzione: ISTITUTO LUCE (2004)
Data uscita: 2004-06-25
NOTE
- PRESENTATO AL 5° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE (2004)
- SUONO: PAOLO VIVALDI.
CRITICA
"Un uomo e una donna si amano, sono sposati e hanno due figli: un'astronave con alieni blu e verdi che camminano all'indietro e sprizzano fuoco sarebbe meno surreale. 'Stai con me' racconta anche altre cose incredibili: un marito non divorato dalla corsa al successo, una moglie che vive con allegria i disguidi quotidiani. In più, non si tratta di due sfigati: lei è bellissima (Giovanna Mezzogiorno) e lui, se possibile, ancora di più (Adriano Giannini). Cosa sta per succedere di terribile, si è tentati di chiedersi aspettandosi una catastrofe? E, in effetti, è proprio così. Perché Livia Giampalmo ci porta con mano aggraziata in un mondo meno volgare di quello a cui siamo assuefatti: un gioco assai più destabilizzante di quello della solita catastrofe ambientale." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 25 giugno 2004)