E' un altro giorno movimentato per le Spice girls, per il manager Clifford, per l'assistente Deborah e per l'autista Dennis. Mancano cinque giorni al concerto dal vivo all'Albert Hall, e tutti gli occhi sono puntati su di loro: ci sono il potente Capo, il regista che deve fare un documentario sui preparativi, il direttore del Daily Event, e Martin Barnfield, produttore cinematografico. Ma ci sono anche altri impegni, il primo al programma Top of the Pop, dove le ragazze cantano "Too much". Dopo l'esibizione, Clifford le trascina via, e le fa salire sullo Spice bus che si lancia per le vie di Londra. Intanto il produttore pensa di fare qualcosa con loro ed esorta il suo scrittore a scrivere una storia. La concentrazione delle ragazze è interrotta dall'arrivo dell'amica Nicola, che è all'ultimo mese di gravidanza. Allora si mettono a pensare che cosa succederebbe a loro nella stessa situazione. Poi vanno a Milano per una esibizione e lì capita qualche problema legato ad alcuni danzatori poco vestiti. Tornate in Gran Bretagna, le ragazze appaiono un po' stressate ma il Capo rifiuta di dare loro un giorno di riposo. Il Daily Event le attacca, rischiano di affogare nel Tamigi, e le cose sembrano prendere una brutta piega. Quando il pubblico già affolla l'Albert Hall, loro si incontrano con Nicola, che viene presa dalle doglie. L'accompagnano in ospedale e decidono di rimanere con lei fino al parto. Clifford è molto agitato, e già minaccia il suicidio, ma all'improvviso un boato annuncia l'arrivo delle Spice Girls. Il concerto finalmente comincia. Alla fine gli attori e le Spice girls si affacciano verso l'obiettivo e cominciano a dialogare col pubblico.
SCHEDA FILM
Regia: Bob Spiers
Attori: Melanie Chisholm - Sporty Spice-Melanie C., Emma Bunton - Baby Spice-Emma, Geri Haliwell - Ginger Spice-Geri, Alan Cumming - Pierce Cuthbertson-Smyth, Claire Rushbrook - Deborah, Richard E. Grant, Roger Moore, Naoko Mori, Stephen Fry, Barry Humphries, George Wendt, Victoria Adams - Posh Spice-Victoria, Melanie Brown - Scary Spice-Melanieb., Meat Loaf
Soggetto: The Spice Girls, Kim Fuller
Sceneggiatura: Kim Fuller, James Curtis
Fotografia: Clive Tickner
Musiche: Paul Hardcastle
Montaggio: Andrea MacArthur
Scenografia: Grenville Horner
Durata: 95
Colore: C
Genere: MUSICALE
Tratto da: UN'IDEA DELLE SPICE GIRLS E DI KIM FULLER.
Produzione: URI FRUCHTMANN, BARNABY THOMPSON.
Distribuzione: CECCHI GORI GROUP - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1997
CRITICA
"La regia, del praticone televisivo Bob Spiers fa il resto: con i ritmi statici quando dovrebbe correre, con tentativi di frenesia quando invece potrebbe sostare un momento a studiare questo o quel personaggio e con immagini che, pur firmate da Clive Tickner, già apprezzato a suo tempo in un film di Ken Loach, 'L'Agenda Nascosta', premiato a Cannes, non si ingegnano neanche un momento a trovare, come fanno anche i registi più modesti di spot, i possibili equivalenti visivi della musica funky al centro di quel fenomeno pop che mi dicono essere le cinque signorine smaniose di passare alla storia con il nome di Spice Girls. Con loro, qua e là, si intravedono, anche nelle parti di i loro stessi, Elton John, Bob Geldoff e Elvis Costello che forse, però, in un contesto simile preferirebbero restare anonimi." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 10 gennaio 1998)
"Il film senza qualità è breve, frastornante, niente affatto noioso. Le Spice Girls sono quelle che sono: ragazze popolane inglesi esagerate, sfacciate, sfrenate, giovani, buffe, alla moda tremenda dei Novanta." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana'10 gennaio 1998)
"Nel bel oliato circuito mediatico per cui il nuovo album è spot del film e il film è lo spot dell'album, Bob Spiers che firma 'Spice Girls Il film' si tiene lontano da ogni idea di cinema-verità (magari nel torvo stile di 'A letto con Madonna') e si incolla invece al modello Beatles-film. Dunque, per qualche minuto, è persino divertente ritrovarsi tra ritagli di finto cinema inglese anni Sessanta, con un po' di James Bond, un po' di demenziale e un po' di pop, con Roger Moore che fa Mister No accarezzando un porcellino e la faccia baffuta dl Terry Thomas che non c'è, ma potrebbe saltar fuori ad ogni momento. Però le canzoni sono niente, e niente c'è dell'incantevole spirito anarchico di Richard Tester: la sala ci dice che i fan di queste femminucce folli vanno in sollucchero, per gli altri onestamente, è un po' un pianto." (Paola Cristalli, 'Il Resto del Carlino', 11 gennaio 1998