Matteo Moella è un regista controverso ma di successo. Vive e lavora a New York dove è anche in riabilitazione per curare il disturbo borderline di cui soffre da anni. Durante le prove del suo ultimo lavoro, una telefonata dall'Italia lo avverte della morte di suo padre. Matteo lascia New York e la sua vita per tornare al paese dove è cresciuto e alla casa al mare che il padre gli ha lasciato. La spiaggia della sua infanzia diventa il suo rifugio, inaccessibile a tutti tranne che ad Alice, una ragazza giovane e bella, che sembrerebbe aprire una breccia nel muro che Matteo ha eretto tra lui e il resto del mondo. Ma i suoi fantasmi, sempre presenti, lo trascinano di nuovo in una spirale di ricordi e ossessioni da cui sarà sempre più difficile uscire.
SCHEDA FILM
Regia: Orazio Guarino
Attori: Marco Cocci - Matteo Moella, Valeria Nardilli - Alice, Michele Bevilacqua - Terapeuta, Cristina Puccinelli - Madre di Matteo, Mariagrazia Pompei - Marianna, Giorgio Consoli - Cugino di Matteo, Loris Contarini - Padre di Matteo, Giovanni Ancora - Matteo da bimbo, Gaia Bambini - Marianna da bimba, Giulia Brunamonti - Intervistatrice, Stefano Skalkotos - Prete, Vito Mancini - Dottore, Christian Laiontini - Attore in teatro, Nika Perrone - Attrice in teatro, Angelo Del Vecchio - Spacciatore, Sandra Caraglia - Ragazza nel club, Josh Adam - Assistente di Matteo
Sceneggiatura: Orazio Guarino, Giuseppe D'Oria
Fotografia: Andrea Tedesco
Musiche: Rocco Cavalera
Montaggio: Gianluca Conca
Scenografia: Tony Pichierri
Suono: Nicola Tripladi - fonico, Aldo Re - fonico, Fabio Fortunati - fonico, Rocco Cavalera
Durata: 95
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: HD, DCP (1:2.35)
Produzione: NAFFINTUSI
Distribuzione: NAFFINTUSI/AS.I.A.I. (2016)
Data uscita: 2016-04-21
TRAILER
CRITICA
"Il maledettismo del personaggio, malgrado gli sforzi dell'attore e cantante Marco Cocci (...) che fa del suo meglio per sostenere le sentenze affidategli dal copione, risulta sgradevolmente sterile. Non un essere umano tormentato dal male di vivere, ma un bellimbusto antipatico e maleducato." (Paolo D'Agostini , 'La Repubblica', 21 aprile 2016)
"II tormento che affanna il protagonista di 'Sp1ral', opera assai indipendente e altrettanto pretenziosa, contagia anche Io spettatore, che gradualmente si rende consapevole che la 'sofferenza patologica' diventa anche sua. Pur apprezzando coraggio e ambizioni di scrittura e di regia, ci si chiedono le ragioni di questo film, che non è difficile interpretare quale l'italica nonché vacua risposta a quella grande pellicola che è 'Shame' di Steve McQueen." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 21 aprile 2016)