Sarah Tobias, giovanissima e molto disinvolta cameriera in un modesto locale, viene violentata a turno da tre individui tra gli incitamenti e le risate pressoché generali dei clienti. Solo un ragazzo - Kenneth Joyce - fa un'inutile telefonata alla polizia. Investita del caso, Katheryn Murphy (vice procuratore distrettuale), tenta dapprima un accordo con la difesa (ci si vorrebbe limitare, quanto a capo di imputazione, a semplici lesioni colpose), poi decide, sebbene in contrasto con il proprio superiore per la tesi dello stupro, con accusa di istigazione per tutti coloro che, per passività o viltà, hanno assistito al gravissimo episodio, però le occorre che Sarah compaia in aula come testimone. I tre delinquenti sono identificati e interrogati: la difesa oppone che Sarah li ha praticamente adescati con il proprio comportamento ed era, in sostanza, consenziente, intanto l'energica Murphy, scoperto in un college il giovane Kenneth, lo chiama a testimoniare per dare fondamento alla propria tesi. Sarah, dopo aver riferito tutti i dettagli della violenza subita, attende con Katheryn la sentenza della Corte: tra le due donne, così diverse per classe, cultura e fortuna, si è stabilita una profonda comprensione sul piano umano. Grazie alla tenacia della Murphy e alla deposizione di Kenneth, i colpevoli sconteranno la loro bravata.
SCHEDA FILM
Regia: Jonathan Kaplan
Attori: Carmen Argenziano, Bernie Coulson - Kenneth Joyce, Jodie Foster - Sarah Tobias, Ann Hearn, Kelly McGillis - Katheryn Murphy, Terry David Mulligan, Leo Rossi, Steve Antin
Soggetto: Tom Topor
Sceneggiatura: Tom Topor
Fotografia: Ralf D. Bode
Musiche: Brad Fiedel
Montaggio: Gerald B. Greenberg, O. Nicholas Brown
Durata: 120
Colore: C
Genere: THRILLER
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: STANLEY R. JAFFE - SHERRY LANSING
Distribuzione: U.I.P. (1989) - CIC VIDEO - LASERDISC: RCS FILM&TV, PHILIPS VIDEO CLASSICS
NOTE
OSCAR PER MIGLIOR ATTRICE (JODIE FOSTER) (1988).
DAVID DI DONATELLO 1989 PER MIGLIORE ATTRICE STRANIERA A JODIE FOSTER.
CRITICA
Malgrado la ovvia scabrosità di tanti momenti e gesti e la pesantezza del linguaggio, è la tesi stessa che salva il film da una inaccettabilità che ne penalizzerebbe il significato. (Segnalazioni Cinematografiche).
Un film contro la violenza o un'astuta macchina spettacolare? Il dubbio è legittimo, soprattutto perchè il film ha partecipato con successo alla corsa agli oscar. In ogni caso, un film che può far riflettere e che può contare su due protagoniste di valore. (Francesco Mininni, Magazine Italiano tv).
Il film di Kaplan, regista trascurabile, non è bello, è però un film utile perchè dice alcune cose: sullo stupro, sui suoi autori e sulle donne vittime della violenza. Eccellente interpretazione della Foster. (Laura e Morando Morandini, Telesette)