Songs of Slow Burning Earth

Pisni zemli, shcho povilno horyt’

3.5/5
Olha Zhurba si confronta con l’abisso, delinea il suo paradiso perduto, e sconvolge con una disperata sinfonia su una quotidianità in guerra. Al Tertio Millennio Film Fest

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UCRAINA, DANIMARCA, SVEZIA, FRANCIA 2024
Girato nell’arco di due anni a varie distanze dal fronte, il diario audiovisivo della caduta dell’Ucraina nell’abisso della guerra totale descrive i sottili cambiamenti nella società del paese. Gli accordi dissonanti del panico e dell’orrore delle prime settimane dell’invasione russa si trasformano lentamente nell’intorpidita immobilità dell’accettazione della morte e della distruzione, che alla fine diventa la tragica normalità per la popolazione locale, ma solo un vago fastidio per il resto del mondo. Sullo sfondo del paesaggio (meta) fisico del disastro collettivo, una nuova generazione di ucraini aspira a immaginare il futuro.
SCHEDA FILM

Regia: Olha Zhurba

Sceneggiatura: Olha Zhurba

Fotografia: Volodymyr Usyk, Viacheslav Tsvetkov, Misha Lubarsky

Musiche: Yaroslav Tatarchenko

Montaggio: Michael Aaglund

Durata: 95

Colore: C

Produzione: MOON MAN (DARYA BASSEL), FINAL CUT FOR REAL (ANNE KÖHNCKE), WE HAVE A PLAN (KERSTIN ÜBELACKER)

NOTE
-PRESENTATO ALLA 81 MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA -FUORI CONCORSO